Activision svela “RICOCHET”, il sistema anti-cheat per Call of Duty: Warzone e Vanguard

Activision ha appena annunciato una soluzione che dovrebbe consentire di arginare in maniera significativa i tanti “cheaters” che ormai dilagano in Call of Duty: Warzone e in altri franchise. L’azienda produttrice di videogiochi ha infatti svelato il suo imminente sistema anti-cheat, che prende il nome di “RICOCHET”.
RICOCHET è una soluzione sviluppata internamente da Activision e pensata appositamente per CoD. “Aiuterà nell’identificazione dei cheaters, rafforzando ulteriormente la sicurezza complessiva del server”, fa sapere il produttore. RICOCHET verrà lanciato insieme all’aggiornamento Pacific, che dovrebbe arrivare su Warzone entro la fine del 2021 (arriverà anche su Vanguard). RICOCHET apporterà “un ampio miglioramento alla sicurezza” di CoD, nonché un “driver a livello di kernel” per Warzone su PC.
This is RICOCHET Anti-Cheat – a new anti-cheat system arriving on Day 1 of #Warzone’s Pacific Update later this year.
Stay tuned for more updates from #TeamRICOCHET in the following weeks. Learn more about our full anti-cheat plan: https://t.co/FvKpaS46DW pic.twitter.com/BHErfDSZ29
— Call of Duty (@CallofDuty) October 13, 2021
Il sistema viene descritto da Activision come “un approccio multiforme per combattere gli imbrogli, con nuovi strumenti lato server che monitorano l’analisi per identificare i cheaters e processi di indagine avanzati per eliminarli, oltre ad aggiornamenti per rafforzare la sicurezza dell’account e altro ancora”.
Il driver a livello di kernel verrà rilasciato su PC e non su console, ma “per estensione, anche i giocatori che giocano con la console tramite cross-play contro giocatori su PC ne trarranno beneficio”, ha affermato l’azienda. Il conducente, di fatto, “controllerà il software e le applicazioni che tentano di manipolare Call of Duty: Warzone, fornendo al team di sicurezza generale più dati per rafforzare la sicurezza”.
Forse anche per il fatto di essere un free-to-play, Warzone è stato spesso interessato dai cheaters, come sanno bene gli appassionati di esports. Activision ha prodotto una serie di ban negli ultimi tempi, ma serviva evidentemente qualcosa di più efficace.