Il panorama dei videogiochi è costellato da nomi leggendari, e uno dei più importanti è senza dubbio Sega. Fondata ufficialmente il 3 giugno 1960, questa azienda giapponese ha una storia che risale addirittura agli anni ’40, quando operava sotto il nome di Standard Games e poi Hawaii Service Games, specializzandosi nella distribuzione di slot machine e altri coin-op.

Il vero cambio di rotta per Sega avviene negli anni ’70 e ’80 quando, abbandonate le slot machine, si immerge nel mondo degli arcade. Ed è proprio in quel periodo che nascono titoli iconici come “Periscope” (1966), e la compagnia cresce attraverso acquisizioni e nuove direzioni strategiche che infine la porteranno all’acquisizione di CSK Corporation nel 1984, portando una ventata d’aria fresca all’azienda.

Il decennio successivo, gli anni ’90, segna l’apice dell’ascesa di Sega. Le divisioni interne, come gli AM Studios, si distinguono per la produzione di giochi di qualità, guidati da talenti come Hisashi Suzuki e Yu Suzuki. La serie “Virtua Fighter” (opera di quel genio di Yu Suzuki) diventa una pietra miliare nell’industria dei picchiaduro, e la mascotte Sonic the Hedgehog conquista il cuore di milioni di giocatori in tutto il mondo.

Ma Sega non eccelle solo negli arcade: alla fine degli anni ’80, l’azienda fa il suo ingresso nel mercato delle console con il Mega Drive (o Genesis negli Stati Uniti). Sebbene i primi tempi siano stati difficili, Sega lancia una campagna aggressiva contro la rivale Nintendo, posizionando il Mega Drive come una console più “adulta” e provocatoria. La creazione di Sonic the Hedgehog segna l’inizio di una vera e propria rivalità con Mario e Nintendo, che porta Sega a una leadership senza precedenti nel mercato delle console casalinghe.

Dopo alcuni tentativi nel mercato delle console portatili e delle periferiche per il Mega Drive, Sega lanciò il suo ambizioso progetto successivo: il Sega Saturn. Presentato nel 1994, il Saturn era un concorrente diretto della PlayStation di Sony, e Sega sperava di stabilire il proprio dominio sul mercato. Tuttavia, il lancio del Saturn non fu privo di ostacoli. Mentre Sega si preparava a competere con Sony, che stava guadagnando terreno con la sua PlayStation, il lancio del Saturn negli Stati Uniti fu afflitto da problemi logistici e strategici. I rivenditori non erano preparati, la lineup di lancio era carente e il prezzo di vendita era più alto rispetto alla concorrenza. Questi fattori, uniti alla crescente popolarità della PlayStation, resero difficile il successo del Saturn sul mercato.

Nonostante i suoi difetti, il Saturn offriva una serie di giochi di qualità, tra cui “Nights into Dreams…“, “Virtua Cop“, “Panzer Dragoon” e “Shining Force III“. Tuttavia, la console non riuscì mai a raggiungere il successo commerciale della PlayStation e vendette poco più di nove milioni di unità durante il suo ciclo di vita.

Dopo il fallimento del Saturn, Sega decise di rilanciarsi sul mercato delle console con il Sega Dreamcast. Lanciato nel 1999, il Dreamcast era un sistema innovativo che offriva funzionalità online integrate e una lineup di giochi impressionante, tra cui “Shenmue“, “Jet Set Radio” e “Soul Calibur“. Tuttavia, nonostante il successo iniziale, il Dreamcast non riuscì a invertire la fortuna di Sega nel mercato delle console.

Dopo il fallimento del Dreamcast, Sega abbandonò il settore delle console per concentrarsi esclusivamente sullo sviluppo di software. Tuttavia, l’azienda mantenne il suo impegno per l’innovazione e la qualità, continuando a produrre giochi di successo per quasi tutte le piattaforme esistenti.

Oggi, Sega è ancora una forza rilevante nell’industria dei videogiochi, con una vasta gamma di titoli e franchise iconici. Anche se non è più attiva nel mercato delle console, l’eredità di Sega vive attraverso i suoi giochi e l’influenza che ha avuto sull’industria nel suo insieme resterà indimenticata. Così come il suo nome.

Ma perché Sega si chiama così? Il nome è l’acronimo di Service Games, la compagnia fondata originariamente come “Standard Games” nel 1940, successivamente divenuta “Service Games of Hawaii” nel 1945 e infine Service Games of Japan nel 1952. Service Games si espanse negli anni a venire e l’uso di Sega come abbreviazione risale al 1954 su una slot machine, la Diamond Star.

Con quasi 80 anni di storia nel mondo dei videogiochi, Sega è sicuramente una delle software house più prolifiche di sempre e il suo nome è entrato di diritto nei libri di scuola dei videogiochi.