ZERO Sievert: sopravvivere in un mondo brutale non è mai stato così soddisfacente

Cosa succederebbe se Phil Connors di Groundhog Day non fosse mai riuscito a uscire dal suo loop temporale? ZERO Sievert, il gioco d’esordio di CABO Studio, sembra voler rispondere proprio a questa domanda e lo fa immergendoci in un mondo che, al primo sguardo, potrebbe ingannarvi con la sua grafica retro che richiama il vecchio Grand Theft Auto (il primo capitolo proprio). Ma sotto quell’apparenza innocente si nasconde un’esperienza spietata, in cui ogni decisione può portarci alla gloria… o alla morte.

In ZERO Sievert, sei un sopravvissuto che deve avventurarsi fuori dal suo bunker per recuperare risorse, armi, e completare missioni in un paesaggio generato proceduralmente. Da bravo roguelike, ti costringe a ripartire da zero a ogni morte, lasciandoti alle prese con mappe imprevedibili, nemici incazzatissimi, e una crescente voglia di rivalsa. Se alcuni momenti di fuga potrebbero ricordare persino una versione 2D di Escape from Tarkov, il cuore del gioco è quasi meditativo: ogni errore è una lezione, e il miglioramento è lento ma soddisfacente. Difficile, impegnativo e senza compromessi: questo è ZERO Sievert. All’inizio può sembrare un gioco d’azione in stile anni ’90, ma bastano pochi minuti per rendersi conto di quanto sia crudele. Una corsa imprudente tra gli alberi può scatenare una reazione a catena di disastri, come l’alert inaspettato di un cinghiale feroce che vi carica senza pietà… non proprio il mercenario spietato che vi aspettavate, eh?

Ogni errore nel gioco insegna, e il fallimento diventa quasi un sollievo. Quando i nemici ti stanno alle costole, costringendoti a scappare in silenzio e trovare rifugio dietro alberi o rocce, ti rendi conto che la tensione è sempre presente, e solo sopravvivere è già un traguardo.

Uno dei tratti distintivi di ZERO Sievert è la personalizzazione: puoi acquistare armi e attrezzature che si adattano ad ogni stile di gioco. Volete diventare dei cecchini letali o preferite avvicinarvi ai nemici senza essere scoperti? La scelta è vostra. Le abilità, sono anch’esse personalizzabili e contribuiscono a far sì che ogni run abbia un sapore diverso. La ricerca di risorse diventa quasi ossessiva, soprattutto perché ad ogni run ci sono oggetti essenziali per completare quest specifiche. Anche con mappe casuali, sapere dove trovare quell’agognato serbatoio di propano o l’ultimo tipo di nemico può essere frustrante, ma anche incredibilmente soddisfacente una volta che lo si ottiene.

Un’altra caratteristica davvero rilevante in questo gioco è la personalizzazione della difficoltà. I giocatori possono adattare l’esperienza a proprio piacimento, modificando tutto, dal sistema di fame e sete ai dettagli sui prezzi dei mercanti. Questa libertà rende il gioco accessibile anche ai nuovi arrivati, ma offre comunque una sfida considerevole per i veterani del genere.

Nonostante la grafica semplice, ZERO Sievert si presta molto bene a piattaforme come la Steam Deck (di cui sono un felice possessore), anche se la gestione dell’inventario con i comandi touchscreen può risultare difficoltosa. CABO Studio ha creato un’ambientazione visivamente accattivante, in cui ogni dettaglio, dai suoni ambientali agli elementi grafici, isola il giocatore in un’atmosfera di tensione palpabile.

Se cercate un gioco che vi faccia sudare senza sosta, che richieda pianificazione e nervi d’acciaio, ZERO Sievert è un’aggiunta perfetta alla vostra collezione. ZERO Sievert è uno shooter d’estrazione che evita come la peste il PvP e si concentra sull’essenza del survival, riuscendo a essere allo stesso tempo punitivo e appagante.


Clicca qui per seguire eSports247.it su Google News

Leave a Comment