Project Rene: il futuro di The Sims parla, ma a bassa voce

Per chi, come chi vi scrive, aveva un’età “da gioco” nei primi anni del 2000, si ricorderà che l’annuncio di un nuovo The Sims era più che un evento. Oggi, invece, ci troviamo di fronte a Project Rene: un nome in codice, una promessa sfuggente, un’ombra lunga e silenziosa di ciò che potrebbe essere, ma ancora non è. Il nome “The Sims 5” è sparito nei meandri del marketing. Project Rene non è una semplice iterazione numerica: è un concetto, un work in progress eterno, un’idea che Maxis ed EA ci chiedono di amare sulla fiducia. Ma dopo anni di silenzi, leak confusi e dichiarazioni evasive, la fiducia non basta più.

Tutto è iniziato con entusiasmo nel 2022, quando EA aveva rivelato che Project Rene sarebbe stato il prossimo grande passo per la saga, con uno sviluppo più trasparente, una comunicazione più aperta e uno sguardo al futuro del “simulatore di vita” per eccellenza. Poi, pian piano, qualcosa si è inceppato. Nel 2024, durante un evento per gli investitori (mica una diretta per i fan), EA ha accennato a un “Sims Hub”, ma senza spiegarlo nel dettaglio. Poi: silenzio. A parte qualche leak (immagini sgranate, una piazza all’aperto, UI da gioco mobile) la comunicazione ufficiale si è ridotta a frasi di circostanza: “È ancora presto”, “Non giudicate dagli screenshot”, “Stiamo sperimentando”.

Quel poco che sappiamo dipinge un quadro frammentato: Project Rene dovrebbe essere compatibile su più dispositivi, forse anche mobile. Dovrebbe includere funzionalità multiplayer, ma non “massive online” e dovrebbe permettere una personalizzazione estrema, con strumenti di creazione più accessibili, più modulari.

Ma dov’è “la visione”? Qual è il cuore di questo nuovo mondo? Dov’è quella scintilla che trasformava una casa prefabbricata in un dramma degno di una telenovela messicana? Forse EA sta giocando una partita lunga, cercando di costruire un “metaverso dei Sims”, un ecosistema ibrido tra piattaforme e generazioni. Ma il rischio è che, a forza di cercare di piacere a tutti, Project Rene finisca per non entusiasmare nessuno.

Il fandom di The Sims è uno dei più affezionati, creativi e caotici che ci siano. Vive di storie assurde, di legacy familiari tragiche, di gatti-vampiro e sim che muoiono perché non sanno uscire dalla piscina. Ma è anche un fandom stanco: stanco di DLC a prezzi da boutique, di bug che ballano la Macarena, di promesse che sembrano sempre a un passo ma mai alla portata e in questo contesto, Project Rene rischia di diventare il nuovo mito irraggiungibile. L’ Half-Life 3 della simulazione domestica. Ogni leak viene vivisezionato, ogni screenshot diventa un campo di battaglia tra speranza e delusione. E mentre i fan chiedono solo un po’ di chiarezza, EA si rifugia nel solito mantra: “È solo una fase iniziale di sviluppo”.

Siamo nel 2025, The Sims 4 è diventato free-to-play, eppure ancora traina con DLC su DLC. Project Rene è reale, ma immateriale. Esiste, ma solo in frammenti. EA chiede pazienza, Maxis parla a intermittenza, e i giocatori aspettano. Nel frattempo, date un’occhiata anche alle nuove alternative uscite di recente per tutti gli amanti della sim-life.


Clicca qui per seguire eSports247.it su Google News

Leave a Comment