Noah Lyles è un nome che ormai è sinonimo di velocità quasi quanto lo è (stato) il nome di Usain Bolt. Con una collezione di medaglie d’oro che potrebbe tranquillamente fungere da riserva monetaria, il velocista statunitense ha recentemente aggiunto un altro prestigioso riconoscimento al suo palmarès, conquistando l’oro nei 100 metri ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Tuttavia, per quanto straordinario sia il suo dominio sulla pista, Lyles ha rivelato che il suo vero “campo di battaglia” si trova da un’altra parte: su “League of Legends”.
Per molti aspetti, Noah Lyles è una sorta di supereroe ma ciò che rende Lyles ancora più interessante (e più “umano” in qualche modo) è la sua inaspettata passione per il mondo dei videogiochi, in particolare per League of Legends. In un mondo dove gli atleti di élite sono spesso associati a rigidi regimi di allenamento e una vita orientata esclusivamente verso la competizione sportiva, Lyles sfida questi stereotipi mostrando che anche i campioni olimpici possono essere appassionati di hobby considerati “nerd“. Questa passione è emersa in una recente interazione su Twitter, dove il velocista ha risposto a Pau Echaniz, canoista olimpico spagnolo, che aveva pubblicato una foto del client di LoL accanto alla sua medaglia di bronzo. Echaniz aveva dichiarato scherzosamente di non voler tornare sulla canoa finché non avesse vinto l’oro e Lyles, riconoscendo l’umorismo dell’atleta spagnolo, ha risposto prontamente: “Questo sarò io dopo la 4x100m“, facendo intendere che avrebbe trascorso del tempo su League of Legends una volta terminati gli impegni olimpici.
Questa non è la prima volta che Lyles esprime il suo amore per League of Legends e altri videogiochi. Già l’anno scorso, il campione olimpico aveva mostrato con orgoglio il suo PC da gaming personalizzato a tema LoL sul suo canale YouTube, dimostrando di essere non solo uno di quei cosiddetti casual fan, ma un vero e proprio appassionato. Inoltre, Lyles ha spesso parlato del suo amore per altre icone della cultura pop nerd, come Yu-Gi-Oh! e Dragon Ball, rendendolo un vero esempio di come i confini tra sport tradizionale e cultura videoludica si stiano sempre più assottigliando. Questo aspetto di Lyles rappresenta un cambiamento culturale significativo. Un tempo, i videogiochi erano spesso considerati un passatempo per persone sedentarie e fuori forma, mentre oggi, invece, sono parte integrante della vita di molte persone, inclusi atleti professionisti. Lyles, con il suo equilibrio tra successi sportivi e passioni videoludiche, incarna perfettamente questa nuova realtà, dimostrando che la dedizione e la competizione non sono limitate solo alla pista, ma possono estendersi anche al mondo digitale.
Nonostante l’entusiasmo per la sua prossima avventura su League of Legends, Lyles ha dovuto affrontare un ostacolo imprevisto: dopo aver conquistato l’oro nei 100 metri, è stato costretto a ritirarsi dalla staffetta 4x100m a causa di un contagio da Covid-19. Per un atleta del suo calibro, che aveva sicuramente grandi aspettative per la staffetta, si è trattato di un duro colpo. La speranza è che, nonostante la delusione per aver dovuto saltare la 4x100m, Lyles possa almeno godersi qualche partita a League of Legends e ricaricare le batterie in vista delle prossime sfide, sia sportive che digitali. Dopotutto, gli Stati Uniti vogliono vedere Lyles vincere altre medaglie d’oro, ma se queste arriveranno sulla pista o su Summoner’s Rift, alla fine potrebbe non fare una grande differenza.
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