Metal Slug Tactics: da sparattutto bidimensionale a roguelike a turni | Recensione

È raro al giorno d’oggi vedere un titolo che riesce a reinventarsi in un genere completamente diverso, mantenendo intatta l’essenza dell’originale. Questa magia è riuscita in pochissimi casi, e “Metal Slug Tactics” potrebbe proprio prendersi il trono in questa categoria. Nato dalla fusione tra azione arcade e strategia a turni, il gioco di Leikir Studio e Dotemu dimostra che anche un classico sparatutto può riscoprirsi in nuove vesti senza perdere il fascino che ha conquistato una generazione di giocatori.

Metal Slug Tactics, uscito lo scorso 5 novembre, prende spunto dall’universo frenetico di Metal Slug, ma reimmaginato come un roguelike tattico. Chi pensava di poter prendere fiato tra una mossa e l’altra sarà presto smentito: qui, i tre famosissimi personaggi della serie si lanciano in scontri al cardiopalma, risolvendo battaglie su mappe compatte e prive di generazione procedurale, anche se gli spawn nemici rimangono imprevedibili. L’obiettivo è chiaro e diretto: annientare bersagli, raggiungere posizioni chiave o resistere il più possibile. E tutto questo senza mai abbassare la guardia. Chi ha giocato titoli come Into the Breach si troverà a proprio agio con la struttura del gameplay di Metal Slug Tactics. Ma qui il ritmo è decisamente più incalzante: i personaggi guadagnano bonus di velocità e diventano praticamente invulnerabili quando si spingono al massimo, rendendo lo sprint e il rischio due aspetti fondamentali. Gettarsi tra le fila nemiche non solo aumenta le probabilità di successo, ma esalta lo stile stesso di Metal Slug, dove la cautela è solo un’opzione teorica.

La strategia non si ferma qui. Grazie ai “sync attacks”, gli attacchi coordinati, i tre protagonisti riescono a combinare mosse micidiali che, con il posizionamento giusto, un solo colpo può scatenare una catena di reazioni, moltiplicando il danno sui nemici. Pianificare questi attacchi richiede attenzione, ma quando riesce… è pura soddisfazione. Ed è proprio questa dinamica ad arricchire di molto il gameplay, spingendo i giocatori a mettersi in situazioni ad alto rischio per raggiungere il massimo risultato.

A livello estetico, Metal Slug Tactics resta fedele alle radici, con sprite dettagliati, colori vivaci e l’iconica animazione saltellante dei soldati. Anche la colonna sonora firmata da Tee Lopes si adatta perfettamente, reinterpretando i classici motivi marziali di Metal Slug con tocchi melodici e ritmi incalzanti e il tutto è condito dalla storica voce dell’annunciatore che scandisce il ritmo di battaglia, regalando quell’atmosfera arcade che è difficile dimenticare. Non mancano, però, le note dolenti. Qualche bug grafico (come la resurrezione di Ralf senza braccia!) e piccoli problemi di prospettiva nelle mappe isometriche rallentano, talvolta, l’esperienza. Anche se, con un semplice clic sul pulsante “Undo Turn”, questi inconvenienti possono essere aggirati, c’è da augurarsi che qualche patch post-lancio riesca a risolverli definitivamente. Nel complesso, tuttavia, nessuno di questi difetti è così invasivo da rovinare la godibilità complessiva del titolo, che rimane una boccata d’aria fresca nel panorama dei roguelike tattici.

Metal Slug Tactics riesce nell’impresa di trasportare l’anima adrenalinica di un classico arcade in un contesto strategico. I fan della saga apprezzeranno l’attenzione ai dettagli, mentre i neofiti potranno scoprire l’universo folle e caotico di Metal Slug da una prospettiva inedita. Non importa se si vince o si perde: l’irresistibile richiamo delle sirene d’allarme e del tank Metal Slug vi farà tornare in campo ancora e ancora.


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