Ci sono pochi titoli che possono vantare la longevità e la rilevanza di Virtua Fighter 5. Tra versioni aggiornate, porting e riedizioni, il capolavoro di SEGA ha attraversato epoche e piattaforme, rimanendo un l’ultimo baluardo per gli appassionati di picchiaduro tecnici. Ora, con l’arrivo di Virtua Fighter 5 R.E.V.O, SEGA prova ancora una volta a rilanciare la saga con una nuova implementazione del netcode rollback.
Negli ultimi anni, il panorama dei picchiaduro si è evoluto in modo significativo, e il netplay è diventato il campo di battaglia principale per milioni di giocatori. Il netcode rollback (l’animazione “invisibile” che cerca di predire le mosse dei giocatori per una minore latenza online) è ormai considerato uno standard imprescindibile, e i titoli che ne sono sprovvisti vengono immediatamente bollati come obsoleti. SEGA lo sa bene e ha deciso di puntare tutto su questa tecnologia per rendere il suo storico Virtua Fighter 5 finalmente giocabile online.
Ma c’è un problema: la sua implementazione è, per usare un eufemismo, discutibile. Se da una parte titoli come Street Fighter 6 e persino il più modesto Power Rangers: Battle for the Grid hanno dimostrato come il rollback possa trasformare l’esperienza online in qualcosa di fluido e reattivo, dall’altra Virtua Fighter 5 R.E.V.O ci ricorda quanto possa essere disastroso se gestito male.
Virtua Fighter 5 è un titolo che ha sempre fatto della sua profondità il suo punto di forza. A differenza di altri picchiaduro che puntano su effetti spettacolari e combo interminabili, la creatura di SEGA si basa su un approccio più “puro”, con meccaniche essenziali e un combat system che ricorda l’apprendimento di una vera arte marziale. Solo tre pulsanti: pugno, calcio e parata. Ma dietro questa apparente semplicità si nasconde una profondità senza pari, che ha portato il gioco a essere uno dei più difficili da padroneggiare. Tutta questa “purezza” si scontra con un mercato che, nel tempo, si è spostato verso la spettacolarità e la semplificazione. Non è un caso che titoli come Tekken (che una volta si avvicinava più al modus operandi di Virtua Fighter) abbiano avuto un successo più duraturo: i loro sistemi di gioco offrono una maggiore accessibilità e una gratificazione immediata, mentre Virtua Fighter rimane una sfida ostica per la maggior parte dei cosiddetti casual gamer.
Sulla carta, Virtua Fighter 5 R.E.V.O avrebbe dovuto rappresentare la perfetta fusione tra un capolavoro del passato e le tecnologie moderne. Ma la realtà è ben diversa. Il netcode rollback implementato da SEGA soffre di problemi enormi, che lo rendono in molti casi ingiocabile. Durante alcuni test, sono stati riscontrati cali di frame, lag a tutto spiano e, addirittura, teletrasporti improvvisi. Il gioco permette di scegliere tra tre preset: Performance (0 frame di ritardo), Bilanciato (2 frame di ritardo) e Qualità (6 frame di ritardo). Sulla carta, questa opzione dovrebbe garantire una certa flessibilità, ma in pratica solo il preset Bilanciato risulta minimamente giocabile, mentre gli altri due trasformano ogni match in un’agonia. E non è finita qui: il matchmaking è lento e impreciso, spesso incapace di determinare correttamente la qualità della connessione degli avversari. Il risultato è un’esperienza a dir poco frustrante, che spinge molti giocatori a rinunciare ancora prima di iniziare.
Virtua Fighter 5 R.E.V.O avrebbe potuto essere il grande ritorno della saga, ma si è trasformato in un’occasione mancata e l’idea di aggiornare il titolo con un netcode moderno è più che valida, ma la sua pessima implementazione rischia di danneggiare ulteriormente l’immagine di SEGA nel panorama dei picchiaduro. C’è ancora speranza? Forse. Con le giuste patch e un impegno maggiore nell’ottimizzazione, Virtua Fighter 5 R.E.V.O potrebbe ancora diventare un titolo degno di attenzione. Ma al momento, il consiglio è uno solo: se siete appassionati di picchiaduro e cercate un’esperienza online solida, guardate altrove.
Intanto ricordiamo che i fan della saga continuino a sperare nell’uscita di Virtua Fighter 6, con il video lanciato da Sega al CES 2025 di cui abbiamo parlato qualche settimana or sono.
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