Sins of a Solar Empire 2, siete pronti a tornare a combattere nello spazio profondo?

L’evoluzione di “Sins of a Solar Empire 2” ha lasciato molti perplessi: la sua uscita ufficiale in accesso anticipato sull’Epic Games Store è avvenuta quasi in sordina, con una versione 1.0 che, per molti, era ben lontana dall’essere completa. Mancava una fazione cruciale, il gioco necessitava di diverse rifiniture, e il pubblico attendeva con impazienza una release più solida. Fortunatamente, con l’arrivo su Steam, “Sins of a Solar Empire 2” si è finalmente mostrato in tutta la sua brillantezza.

Il primo “Sins” e le sue espansioni erano già riusciti nell’impresa di coniugare il ritmo frenetico degli strategici in tempo reale (RTS) con la profondità gestionale dei 4X. La miscela tra battaglie spaziali e la costruzione di un impero intergalattico era un equilibrio affascinante, tanto che molti si chiedevano se ci fosse davvero spazio per un sequel. Ironclad Games, però, ha trovato nuove idee per giustificare un seguito, e l’ha fatto con stile.

Le meccaniche celesti (e non c’entra Battiato)

Il vero elemento di novità è rappresentato dalle mappe che non sono più statiche. Pianeti e asteroidi, le “pozze gravitazionali” dove si svolge l’azione, si muovono su percorsi predefiniti, aggiungendo un livello di complessità e strategia mai visto prima. Questa meccanica celeste può variare in base alla grandezza e configurazione della mappa, ma ignorare questi movimenti equivale a permettere ai nemici di invadere il tuo territorio senza preavviso.

Nonostante l’aumento di complessità rispetto al primo capitolo, “Sins of a Solar Empire 2” cerca di rendere il tutto più gestibile grazie a una serie di automazioni ben progettate. Le navi da esplorazione, ad esempio, iniziano automaticamente a scoprire nuove aree una volta costruite, mentre è possibile gestire l’intera flotta da un singolo menu (finalmente!). E se si tenta di costruire qualcosa che richiede una ricerca tecnologica, il gioco inizia automaticamente a svilupparla per te. nonostante questo, non viene perso il senso del gioco stesso e rimane comunque molto da gestire, soprattutto durante le fasi avanzate.

Fazioni e stili di gioco

Le tre principali fazioni di Sins 2 (TEC, Advent e Vasari) offrono una varietà di stili di gioco, ognuna con sottogruppi che enfatizzano approcci più offensivi o difensivi. Ad esempio, i TEC Primacy possono schierare un potente titan a lungo raggio e devastare interi mondi con cannoni orbitali, mentre i TEC Enclave possono erigere due basi stellari in un solo sistema, rendendo difficili gli attacchi nemici.

Anche le altre fazioni non sono da meno. Gli Advent Wrath, ad esempio, utilizzano abilità psioniche per convertire navi nemiche o migliorare la produzione, mentre i Vasari Exodus possono letteralmente consumare i pianeti per nutrire la loro macchina da guerra apocalittica.

La guerra è l’unica via

Nonostante l’attenzione al dettaglio strategico e la gestione economica, è evidente che tutte le fazioni sono costruite per la guerra. Non ci sono vittorie scientifiche o diplomatiche come in altri titoli del genere; qui, il sangue e la distruzione sono gli unici modi per prevalere.

La diplomazia, infatti, appare un po’ superficiale, soprattutto nelle partite contro l’IA, che spesso ignora le offerte di alleanze o trattati. Nelle partite multiplayer, tuttavia, il sistema diplomatico acquisisce più rilevanza grazie alla possibilità di contrattare direttamente con i giocatori, rendendo le alleanze e i tradimenti elementi di tensione e strategia.

Un sistema di combattimento raffinato

Il combattimento spaziale di Sins of a Solar Empire 2 non è affatto banale. In questo gioco bisogna aver cura di beccare effettivamente il bersaglio con i propri proiettili e le navi di dimensioni titaniche possono essere utilizzate per proteggere le flotte più deboli. L’estrema varietà di scelta tra navi, potenziamenti tecnologici e opzioni tattiche permette una grande personalizzazione delle flotte, senza dover ricorrere a complicati e lunghissimi editor.

Sebbene ci siano alcune aree del gioco che avrebbero potuto beneficiare di maggiore profondità, come ad esempio il sistema diplomatico, Sins of a Solar Empire 2 riesce nel suo intento principale: essere un gioco strategico immerso in un universo pieno di battaglie tra navi spaziali. Il gioco, che è un po’ un ibrido tra RTS e 4X, riesce a creare un’esperienza effettivamente unica (visti anche i pochissimi titoli strategici degni di nota negli ultimi anni) all’interno del panorama videoludico moderno, dove la gestione dell’impero si intreccia perfettamente con la violenza dei conflitti spaziali. In un periodo in cui il genere RTS sta cercando di ritrovare la sua posizione nel panorama videoludico, Sins of a Solar Empire 2 si afferma come uno dei titoli più solidi e intriganti del momento.


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