Tra i titoli sportivi che vengono pubblicati annualmente, la serie NBA 2K ha da tempo consolidato la sua reputazione grazie alla sua grafica davvero incredibile e alla vasta gamma di modalità di gioco disponibili (e anche grazie al fatto che non esiste più un vero competitor, diciamocelo). Anche per NBA 2K25, questa tradizione viene mantenuta, offrendo un’esperienza di gioco visivamente sorprendente e ricca di contenuti. Tuttavia, questo nuovo capitolo non è esente da difetti, tra cui il ritorno dell’ormai famigerata spinta verso le microtransazioni, che rischiano di rovinare l’esperienza per molti giocatori.
Realismo e animazioni
Uno degli aspetti più elogiati di NBA 2K25 è il suo eccezionale realismo. Utilizzando l’angolo della telecamera “broadcast“, si ha davvero la sensazione di assistere a una vera partita NBA. Questa qualità deriva dall’implementazione della tecnologia Pro Play, ulteriormente migliorata rispetto agli anni precedenti. Le animazioni in campo sono incredibilmente realistiche, rendendo omaggio ai movimenti autentici delle superstar come LeBron James o Steph Curry. Le loro caratteristiche distintive, come il famoso step-back di Curry o il jumper di LeBron, sono riprodotte con un’accuratezza tale da far sembrare ogni azione sullo schermo un highlight reale.
Anche il sistema di dribbling è stato rivisitato, offrendo movimenti più fluidi e vari, pur evitando il rischio di abusi con alcune mosse, come era accaduto in versioni precedenti e il risultato è un gameplay bilanciato e dinamico che premia tanto la strategia quanto l’abilità. La difesa, anch’essa migliorata, richiede un maggiore controllo manuale, con l’uso dello stick destro per impedire che gli avversari ti sorpassino con facilità.
Intelligenza Artificiale migliorata
Una delle critiche che spesso venivano mosse contro i capitoli precedenti di NBA 2K riguardava il comportamento prevedibile dell’intelligenza artificiale, soprattutto alle difficoltà più elevate. NBA 2K25 affronta direttamente questo problema, offrendo una sfida più stimolante e credibile. L’AI ora è molto più aggressiva e strategica, specialmente con i giocatori d’élite, che non esitano a punire ogni errore difensivo, sia con tiri contestati dalla lunga distanza che con penetrazioni rapide al ferro. I giocatori controllati dal computer eseguono anche schemi più complessi, cercando di liberare i tiratori o sfruttare tagli improvvisi per colpire in modo imprevedibile.
MyNBA Eras: Una modalità da sogno
La modalità MyNBA Eras rimane uno dei punti di forza assoluti del gioco, continuando ad offrire un’esperienza completa per i fan della gestione delle franchigie NBA. NBA 2K25 introduce la nuova “Steph Curry Era“, un’aggiunta che permette ai giocatori di rivivere il periodo dominato dai Golden State Warriors, la “superteam” capitanata da Curry, Durant, Thompson e Green. Questa modalità consente una personalizzazione profonda, permettendo ai giocatori di riscrivere la storia della NBA o di sfidare i campioni con squadre moderne.
L’evento più importante quest’anno nell’NBA è stato certamente la promessa mantenuta da parte di LeBron James di non ritirarsi dal mondo della pallacanestro prima di aver giocato insieme a suo figlio nella stessa squadra. Ed ecco che quest’anno i Lakers hanno draftato (un po’ a malincuore immagino) James Jr., coronando il sogno di LeBron e vincendo persino la prima partita della stagione (cosa che non accadeva da circa 8 anni). In NBA 2K25 sarà possibile controllare quindi il ritiro di LeBron James, aggiungendo un tocco di realismo e rispetto nei confronti di una delle leggende di questo splendido sport.
The City: Una smart city ridimensionata
The City, l’enorme open world creato per l’esperienza MyCareer di NBA 2K25, è stato completamente rimodernizzato. Dando (finalmente) ascolto alla community e ai loro feedback nel corso degli anni, che trovava estremamente fastidioso dover percorrere lunghe distanze per raggiungere i vari eventi, gli sviluppatori hanno ridimensionato l’area di gioco, rendendola più compatta e accessibile. Questo cambiamento ha reso l’esplorazione molto più fluida, permettendo di concentrarsi più sul gioco giocato (il basket) piuttosto che ricordarsi dove sono ubicati i vari eventi ogni volta . Nonostante la riduzione delle dimensioni, The City rimane comunque un vero e proprio gioiello tra tutti i giochi sportivi attualmente esistenti, offrendo tantissime attività e modalità competitive, sia arcade che più simulative, letteralmente introvabili in qualsiasi altro titolo sportivo.
WNBA: Sempre più rilevante
La WNBA sta prendendo piano piano un posto nel cuore degli appassionati di questo sport, e anche NBA 2K25 ha dedicato un grande spazio alla lega femminile, inserendo nuove funzionalità e migliorando l’esperienza in generale. La modalità carriera per la WNBA permette di creare la propria giocatrice e di affrontare una serie di sfide, arricchite da conferenze stampa e nuove ambientazioni, come il bellissimo campo immerso in una foresta di sequoie per le partite 3v3. Alcune mancanze (come il “Play Now Online” per le squadre WNBA) rendono ancora la modalità un po’ acerba ma il continuo impegno degli sviluppatori c’è e si vede e, continuando ad evolversi, si affermerà presto come un’aggiunta importante.
Il problema delle microtransazioni
Purtroppo, uno dei lati negativi che continua a tormentarci è l’invadenza delle microtransazioni. Sia nella modalità MyCareer che in quella MyTeam, NBA 2K25 spinge fortemente i giocatori ad acquistare VC (Virtual Currency) per migliorare le proprie abilità o acquistare pacchetti di carte. Il ritmo con cui si guadagnano VC giocando è frustrantemente lento, rendendo quasi obbligatorio l’acquisto con denaro reale per restare competitivi, soprattutto contro altri giocatori online che non esitano a potenziare il proprio personaggio o squadra attraverso le microtransazioni. Questo aspetto del gioco è sempre stato al centro di mille polemiche anche perché, a lungo andare, molti giocatori smetteranno di giocatore non sentendosi più competitivi, diminuendo così il numero di persone all’interno della community.
Al di là di tutte le magagne derivanti dalle microtransazioni, però, NBA 2K25 si conferma come un capolavoro nel panorama dei videogiochi sportivi, offrendo un livello di realismo e varietà eccezionali. Le innovazioni tecniche e le migliorie nel gameplay rendono ogni partita una vera goduria per chi (come chi vi scrive) ama questo sport, sia contro il computer che contro altri giocatori. Tuttavia, alcuni elementi meno curati, come la modalità “MyGM”, smorzano un po’ l’entusiasmo di chi vorrebbe approfittare dell’intero catalogo di modalità offerte dal gioco. Se amate il basket e le simulazioni sportive, NBA 2K25 offre un’esperienza ricca e gratificante, ma dovrete essere pronti a resistere alla tentazione di aprire il portafoglio per godervela appieno.
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