Fin dalla sua uscita nel 2017, “Fortnite” ha rivoluzionato l’industria dei videogiochi, evolvendosi da un titolo di nicchia a fenomeno globale in brevissimo tempo. Con modalità di gioco tutte estremamente divertenti e, al contempo, sempre impegnative, Fortnite è diventato una piattaforma versatile che ha di fatto sfidato le convenzioni tipiche dei giochi tradizionali. Tuttavia, il nome “Fortnite” potrebbe sembrare un po’ anacronistico al giorno d’oggi, soprattutto considerando quanto il gioco si sia allontanato dalla sua concezione originale. Ma perché Fortnite si chiama proprio così?
Il titolo “Fortnite” nasce come un gioco di parole. In inglese strettamente british, “fortnight” significa “due settimane“, un termine che potrebbe sembrare fuori luogo per i giocatori non anglofoni ma, tuttavia, questo gioco di parole combina i due elementi fondamentali del gameplay originale: “Fort” (forte) e “Night” (notte). La costruzione di fortificazioni per difendersi dalle ondate di nemici durante la notte era il fulcro della modalità di gioco iniziale, conosciuta oggi come “Fortnite Save the World“. In questa modalità, i giocatori collaboravano per costruire forti e difendersi da orde di zombie per un periodo di due settimane. Questo concetto non solo dava significato al nome del gioco, ma delineava anche un’esperienza di gioco unica, dove la strategia di costruzione era cruciale per la sopravvivenza.
Con l’introduzione della modalità “Battle Royale“, Fortnite ha subito una drastica trasformazione perché questa nuova modalità ha rapidamente guadagnato popolarità, diventando il volto principale del gioco. La meccanica di costruzione, pur rimanendo un elemento distintivo, si è adattata a un contesto più frenetico e competitivo, dove la costruzione rapida di strutture temporanee è diventata una tecnica chiave per avere la meglio sugli avversari. La popolarità del Battle Royale ha portato Epic Games a espandere ulteriormente le modalità di gioco, introducendo modalità “senza costruzione”, esperienze creative che permettono ai giocatori di progettare i propri mondi, e collaborazioni con franchise popolari che hanno arricchito l’universo di Fortnite. Questi cambiamenti hanno reso il gioco un vero e proprio hub di intrattenimento, capace di offrire qualcosa per tutti i gusti.
Nonostante queste trasformazioni, Epic Games ha scelto di mantenere il nome “Fortnite”. Ma perché? La risposta risiede nel potere del marchio. “Fortnite” è diventato un nome sinonimo di innovazione e divertimento nel mondo dei videogiochi e cambiare il nome in corsa potrebbe causare confusione e perdere il riconoscimento acquisito nel tempo. Inoltre, mantenere il nome originale rende omaggio alle radici del gioco e anche se le meccaniche di costruzione e difesa non sono più al centro dell’esperienza di gioco, rappresentano ancora una parte significativa della storia e dell’evoluzione di Fortnite. Con l’arrivo del Capitolo 5, Fortnite continua a reinventarsi, introducendo nuove modalità e caratteristiche che attraggono sia i nuovi giocatori che i veterani e la capacità del gioco di adattarsi e crescere con le esigenze della community è ciò che lo rende così unico.
Sebbene il gioco si sia evoluto enormemente, il nome rimane un simbolo della sua eredità e del suo impatto duraturo nel mondo dei videogiochi e che si tratti di costruire fortificazioni, competere in una battle royal o esplorare nuovi mondi, “Fortnite” continua a offrire esperienze indimenticabili ai giocatori di tutto il mondo.
Clicca qui per seguire eSports247.it su Google News