L’inizio del 2025 si tinge di un’ombra amara per il mondo degli eSport, con la dichiarazione di bancarotta da parte di Epulze, uno degli organizzatori di tornei più noti nell’universo di Dota 2. Secondo un registro ufficiale del Bolagsverket, l’ufficio svedese per le registrazioni societarie, Epulze ha depositato la propria istanza di insolvenza il 2 gennaio 2025. La notizia segna un capitolo finale in una storia travagliata di problemi finanziari e promesse non mantenute.
Epulze, le radici della crisi
I problemi di Epulze affondano le sue radici nel maggio 2023, quando l’azienda mancò di rispettare le prime scadenze di pagamento. Quella che sembrava una battuta d’arresto temporanea si trasformò in una saga lunga 18 mesi fatta di mancati pagamenti, accuse di cattiva gestione finanziaria e crescenti tensioni con sponsor e investitori. Nonostante tutto, Epulze continuò a organizzare tornei, co-ospitare eventi del circuito professionale di Dota 2 (DPC) e persino fungere da agenzia di talenti per eventi esterni.
Ma sotto la superficie di apparente normalità, il caos imperversava. Pagamenti mai arrivati a destinazione, stipendi non corrisposti e debiti accumulati dipingono un quadro di instabilità che ha inevitabilmente condotto all’attuale epilogo. Una delle tappe più significative di questa caduta è stata certamente la co-organizzazione del Lima Major nel 2023 insieme a 4D Esports, evento che rappresentò al contempo un successo di pubblico e un macigno finanziario ingestibile per l’azienda.
La bancarotta di Epulze e le sue implicazioni globali
La bancarotta di Epulze, dichiarata in Svezia, implica che l’azienda sarà posta sotto amministrazione per gestire la sua dissoluzione e i debiti pendenti. Tuttavia, la questione è tutt’altro che chiusa. In Malaysia, dove Epulze aveva una sede operativa, le leggi societarie impediscono la liquidazione di un’azienda senza che tutti i salari arretrati siano stati pagati. Per questo motivo, ad oggi, il destino della filiale malese rimane ancora incerto.
Secondo fonti vicine al settore, Epulze è uno dei più grandi debitori nella scena competitiva di Dota 2, con cifre che superano gli 866.000 dollari in premi non distribuiti, stipendi e altre spese. Analisti come Ben “Noxville” Steenhuisen hanno sottolineato che questa cifra potrebbe essere solo la punta dell’iceberg di un problema molto più grande.
La caduta di Epulze rappresenta un monito per l’intero settore degli eSport e, nonostante il fascino delle luci dei riflettori, l’industria continua a essere afflitta da problemi strutturali, come la dipendenza da sponsor instabili e investimenti incerti. Mentre i giocatori, lo staff e tutti gli appassionati di Dota 2 si preparano a un nuovo anno competitivo, questa storia getta un’ombra sul futuro di un anno che avrebbe dovuto essere promettente.
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