Uno studio spagnolo ha analizzato come i videogiochi potrebbero modificare il corpo umano dei videogiocatori entro il 2040.
Negli ultimi decenni, i videogiochi sono diventati una parte sempre più rilevante della vita quotidiana di milioni di persone. E se un tempo la demonizzazione era legata all’impatto che i giochi più o meno violenti potessero avere sulla psiche dei più giovani (ricordate come la strage del liceo statunitense Columbine fosse parzialmente attribuita ai videogiochi? Giammai prendersela con la diffusione capillare delle armi), adesso che s’è capito che videogiocare non fa poi così male ci sono altre ragioni per cui dovremmo allarmarci: un recente studio condotto in Spagna ha analizzato i potenziali cambiamenti fisici che potrebbero verificarsi entro il 2040 a causa di un uso prolungato dei videogame. E lo scenario è apocalittico.
La ricerca evidenzia come la postura, la struttura delle mani e persino la morfologia del cranio possano subire trasformazioni legate a sessioni di gioco sempre più lunghe e alla sedentarietà.
Secondo gli esperti, i gamer potrebbero sviluppare adattamenti corporei specifici nel tempo. Tra le alterazioni ipotizzate dallo studio:
- Postura curva e riduzione dell’altezza: il tempo trascorso seduti in posizioni scorrette potrebbe portare alla comparsa della scoliosi e del collo tecnologico, una curvatura della colonna vertebrale che potrebbe persino ridurre l’altezza complessiva.
- Modifiche alle mani: l’uso intensivo di controller e tastiere potrebbe portare a una predisposizione alla sindrome del tunnel carpale e a un’alterazione della forma delle dita.
- Cambiamenti alla testa e all’udito: l’uso costante delle cuffie potrebbe influire sulla struttura del cranio, mentre una posizione scorretta delle mani potrebbe modificarne la morfologia nel tempo.
Sebbene questi scenari possano sembrare estremi, i ricercatori sottolineano che l’obiettivo non è demonizzare i videogiochi (quei tempi parrebbero passati), ma sensibilizzare sulle buone abitudini posturali e sui rischi di una sedentarietà eccessiva.
Il precedente studio del 2019: come la tecnologia sta cambiando fisicamente l’essere umano
Se la ricerca spagnola si concentra sull’impatto dei videogiochi, già nel 2019 un’indagine commissionata dalla società californiana TollFreeForwarding.com aveva provato a immaginare come il corpo umano potrebbe evolversi a causa dell’uso eccessivo della tecnologia.
Coinvolgendo esperti di salute e designer, la ricerca ha dato vita a Mindy, un modello futuristico che mostra possibili cambiamenti estremi nel corpo umano (è che ha dato vita all’immagine che vi proponiamo di seguito: chissà se la donna del futuro sarà davvero così).
Tra le alterazioni ipotizzate, l’uomo tecnologico del futuro potrebbe avere:
- Mano ad artiglio e gomito a 90 gradi, dovuti all’uso prolungato di smartphone.
- Teca cranica ispessita, come possibile risposta alle radiazioni dei dispositivi mobili.
- Cervello rimpicciolito, legato a una riduzione dell’elaborazione cognitiva dovuta alla tecnologia.
- Terza palpebra, come possibile protezione naturale dalla luce blu degli schermi.
Entrambi gli studi sollevano domande su come l’interazione con la tecnologia e i videogiochi stia trasformando il nostro corpo. Tuttavia, questi scenari non sono inevitabili: la consapevolezza e un uso equilibrato dei dispositivi possono aiutare a preservare la salute fisica e mentale delle future generazioni.
L’evoluzione è in corso, ma il modo in cui decideremo di adattarci è ancora nelle nostre mani (oltre che nei nostri geni).
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