Magic: The Gathering è uno di quei giochi che non fa sconti a nessuno. Se hai appena iniziato, il massimo che potrai fare sarà mettere in campo la tua prima Terra e lanciare un incantesimo, ma superare il tutorial e decifrare ogni sottile strategia è come scalare una montagna. Dai mazzi iniziali preconfezionati ai tutorial di Magic Arena, i nuovi giocatori hanno il loro bel da fare per addentrarsi nel vasto mondo del gioco. Ma qualche giorno fa, Wizards of the Coast ha lanciato una novità che promette di accorciare la (piuttosto elevata) curva di apprendimento: Foundations.
Questa espansione non è solo un altro set che arriva, fa il botto e scompare dal meta dopo pochi mesi. Foundations è stato pensato come una solida colonna portante per i giocatori, un set che resterà legale in Standard almeno fino al 2029. Un obiettivo ambizioso, quindi, che sembra puntare a un “core” sempre disponibile nei negozi di giochi, pronto a fornire una base chiara per chiunque voglia lanciarsi nell’universo di Magic senza sentirsi sopraffatto dalle migliaia di carte che lo compongono.
Ma quali sono le principali attrattive di Foundations? Il ritorno di alcuni giganti classici che hanno fatto la storia del gioco. Shivan Dragon, Serra Angel, e Llanowar Elves sono solo alcuni nomi che faranno battere il cuore dei veterani di Magic. Ma non è solo nostalgia: metà del set sarà composto da carte nuove, pensate per arricchire i mazzi di tutti i giocatori.
Tra le fila del verde, ad esempio, torneranno Wildwood Scourge e Ghalta, Primal Hunger: due creature che ogni amante della strategia “verde stomp” riconoscerà come esempi perfetti del classico approccio “ramp”: scendere più foreste possibile per aumentare il mana e mettere in gioco creature incredibilmente forti. Se costruito correttamente, un mazzo basato su queste dinamiche può portare a una vittoria schiacciante in pochissimi turni. Se la semplicità in questo gioco di carte è un’illusione, Foundations si presenta come una vera “palestra” per i novizi. È un invito a sperimentare con mazzi monocromatici classici prima di passare alle combinazioni più complesse: rosso per l’aggressione, blu per i controincantesimi, nero per riutilizzare il cimitero e bianco per una forza aerea con angeli e altri animali “buoni”. Questo approccio rende più chiari i fondamenti di Magic cerando di non mettere da parte la sua complessità; Foundations può dare fiducia ai nuovi arrivati per iniziare a costruire mazzi, a differenza dei set più recenti, che tendono ad abbattere i nuovi giocatori con parole chiave esotiche e troppe variabili.
Per chi, invece, conosce Magic da tempo, Foundations offre la possibilità di rivivere il gioco in un formato più “puro”. Potremo giocare partite che evocano un’epoca d’oro di Magic, con vecchi classici come Savannah Lions ma senza dover rinunciare a carte delle recenti espansioni. Insomma, un’occasione per aggiornare i nostri mazzi “storici” in formato cartaceo (per chi se lo può permettere).
Con la data di uscita fissata per il 15 novembre, Foundations non è solo un set, ma una promessa al futuro di Magic e una base da cui partire o ripartire. Sia che stiate aprendo i vostri primi pacchetti o stiate cercando di creare un mazzo competitivo su Magic Arena, Foundations potrebbe davvero essere la chiave per spalancarvi il mondo di Magic in modo stabile e solido, ricordandoci perché Magic è ancora il Re dei giochi di carte.
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