Il 2026 si preannuncia un anno particolarmente ricco di uscite degne di nota, tra queste anche la nuova IP di Capcom, un videogame distante dai classici dell’azienda nipponica sia per tematiche che per modalità di gameplay, ma che sembra poter diventare già da adesso quantomeno un cult, se non proprio una perla di questa generazione.
Probabilmente sarà per l’estetica sci-fi che mi affascina sin da quando ero bambino e che mi ha reso un fan sfegatato della prima trilogia di Star Wars – ho consumato anche la seconda e visto più volte anche la terza rientrando in pieno nello stereotipo ben racchiuso dall’Uomo dei Fumetti che fuori dal cinema commentava il nuovo film di Lucas come “Il peggiore della saga, l’ho visto solo 13 volte” – e che mi ha portato ad apprezzare Asimov, ma sin dal primo teaser sono stato catturato da Pragmata.
Era l’inizio della generazione, ancora non avevamo capito dove la nona ci avrebbe portato e non avevamo idea di quali sarebbero stati i cambiamenti di mercato. Gli anni sono passati e Pragmata è scomparso dai radar per 5 anni, si pensava fosse diventato un Vaporware come nella passata generazione un altro titolo di Capcom attesissimo come Deep Down, ed invece a sorpresa è riemerso dall’oblio la scorsa estate.
Per altro con una data d’uscita, le scuse degli sviluppatori e la promessa che non ci sarebbero stati ulteriori ritardi. Certo il rischio di un altro “The Last Guardian” potrebbe essere dietro l’angolo, ma i trailer mostrati fino ad ora hanno convinto sulla bontà del concept e sulla qualità della scrittura.
Si tratterebbe di una novità dalle parti di casa Capcom, azienda capace di creare alcuni dei più grandi brand videoludici della storia, ma che ha sempre basato il successo delle proprie IP sulla creazione di un world building affascinante e di un sistema di gioco capace di essere distintivo e assuefacente piuttosto che sulla cura delle narrativa e la scrittura dei personaggi.
Pragmata preordinabile a prezzo scontato: 40 euro al lancio è un affare
La trama potrebbe risultare un po’ abusata ma è più attuale che mai. Un astronauta di nome Hugh si trova bloccato su una stazione lunare controllata dall’AI (il che ci riporta immediatamente con la mente a 2001 Odissea nello Spazio) che ha tutta l’intenzione di non fare uscire vivo il protagonista.
Una mano d’aiuto inaspettata gli giungerà da un androide dalle sembianze di una ragazzina. Grazie all’aiuto di Diana, l’astronauta cercherà un modo per sopravvivere, uscire indenne dalla stazione orbitante e tornare sulla terra. L’ausilio dell’androide servirà a risolvere dei puzzle ambientali, ma permetterà anche un approccio al gameplay strategico, in cui bisognerà combinare le abilità balistiche di Hugh e quelle di hacking della piccola androide.
La premesse narrative e ludiche sono decisamente affascinanti, il che ci porta a darvi il consiglio di tenerlo sotto osservazione o magari preordinarlo già adesso visto che c’è la possibilità di farlo da Instant-gaming in versione Steam a soli 43.99 euro (sconto del 27%). Se non siete persuasi, potete accedere alla prova con mano che offre proprio il portale di Valve, scaricando la demo e comprendendo personalmente se faccia al caso vostro.
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