Playstation 5 viaggia su ritmi elevati, simili a quelli della console che l’ha preceduta, ma quali sono stati i giochi che hanno contribuito a questo successo commerciale? Ecco la top 5 dei videogame disponibili per l’ammiraglia di casa Sony.
Le classifiche sono sempre affascinanti poiché offrono la possibilità di fare un punto della situazione e di offrire un consiglio d’acquisto a chi magari si trova senza più titoli da giocare o a chi, magari, sta valutando solo adesso l’acquisto di una console. Sono tante, infatti, le persone che pensano di acquistare una console in vista dell’arrivo di GTA 6 e ce ne sono tante che hanno atteso a lungo un cut price che rendesse l’esborso un po’ meno gravoso per le finanze di casa.
Come ogni classifica non ci può essere un criterio esclusivamente oggettivo – lo si potrebbe fare citando la media voti, ma anche quello alla fine sarebbe oggettivo fino ad un certo punto – inoltre è anche meglio offrire un punto di vista su ciò che porta a considerare un gioco migliore di un altro, o in questo caso al di sopra di tutti gli altri.
Per dare una maggiore valenza “oggettiva” a questa classifica saranno inseriti solo dei titoli che hanno avuto un impatto nel medium videoludico, ossia quei titoli che per un motivo o per un altro rappresentano il punto più alto del loro genere d’appartenenza o che sono riusciti ad offrire qualcosa di nuovo all’interno di un genere ricco di rappresentanti troppo simili l’uno con l’altro.
I migliori giochi usciti su PS5 fino a questo momento
In questi 5 anni sono usciti tantissimi giochi di grande livello e ogni anno c’è stato almeno un capolavoro a cui poter giocare. Il segreto sta nel non fossilizzarsi su un singolo genere e sperimentare il più possibile, superando i pregiudizi e provando anche quei prodotti che a primo acchito sembrano distanti dal nostro gusto.
Ma basta divagazioni, ecco la classifica dei migliori giochi disponibili per PS5:
5° posto: Returnal
Uscito nell’ormai distante 2021, Returnal è uno di quei pochi casi in cui una big del settore investe nella sperimentazione. Il titolo di Housemarque è un third person shooter con dinamiche roguelite in un ambiente di gioco completamente in 3D. Ogni volta che ci si arrende al soverchiante numero di nemici si deve cominciare tutto dall’inizio, ma la morte non è una punizione bensì uno strumento narrativo: la protagonista è imprigionata in un loop e ogni scoperta che fa in game le fa riaffiorare un ricordo del passato permettendole di arrivare ad una verità scomoda.
4° posto: God of War Ragnarok
In attesa che Naughty Dog ci smentisca con il suo Intergalactic, il secondo capitolo della saga norrena di Kratos è il punto più alto toccato dai Playstation Studios in questa generazione. Santa Monica è riuscita a migliorare le dinamiche di gameplay e variegare le situazioni di gioco, rendendo il combattimento sempre adrenalinico e assuefacente. Eccellenti come sempre anche il comparto narrativo e grafico che contribuiscono a regalare un’esperienza senza eguali. Attualmente non esiste un action adveture sul mercato che possa rivaleggiare con Kratos e Atreus.
3° posto: Alan Wake 2
Un survival horror che fa della narrativa più che delle atmosfere il suo punto di forza è già di per sé un unicum nel settore, ma in questo caso Remedy si è superata fornendo un intreccio di primissimo livello. A questo si aggiunge un sistema di progressione intrigante che richiede approcci differenti in base a quale dei due personaggi si sta utilizzando ed un comparto artistico fuori scala, uno dei migliori (se non il migliore) di questa generazione.
2° posto: Clair Obscur Expedition 33
Sorpresa (ma neanche troppo) di questo 2025 e probabile goty, questo jrpg sviluppato in Francia riesce a riportare in auge un genere dato per morto: i giochi di ruoli a turni. Una dinamica di gameplay innovativa e intelligente, è solo uno dei punti di forza di un gioco che possiede anche una componente artistica e una componente narrativa fuori scala.
1° Baldur’s Gate III
Così come Expedition fa con i jrpg, Baldur’s Gate setta un nuovo standard di qualità per i gdr tradizionali. Larian non ha lasciato nulla al caso rendendo il terzo capitolo di questa iconica saga videoludica la perfetta trasposizione videoludica di D&D, ossia un gioco in cui la libertà decisionale è assoluta e ogni scelta comporta delle conseguenze reali sulla storia e sul prosieguo dell’avventura.
Se questo non bastasse a rendere BG III praticamente perfetto c’è una personalizzazione profondissima dei personaggi e delle loro abilità, linee di dialogo sempre interessanti e brillanti, missioni secondarie belle quanto quelle primarie, un party caratterizzato alla perfezione, una sistema di combattimento ben bilanciato ed impegnativo, un comparto artistico sublime, contenuti che richiedono centinaia di ore per essere portati a termine e una rigiocabilità potenzialmente infinita.
Clicca qui per seguire eSports247.it su Google News