Il nome di Hideo Kojima è da sempre sinonimo di qualità, e qualcosa di nuovo sta prendendo forma nella sua testolina da regista mancato. Qualcosa di familiare, eppure mai visto prima. Si chiama Physint, ed è il prossimo grande progetto dello studio Kojima Productions. Ma chiamarlo solo “gioco” sarebbe riduttivo perché, secondo le parole dello stesso Kojima, Physint si prepara a diventare “una nuova forma di esperienza narrativa e visiva”, un’opera che cercherà di dissolvere il confine tra cinema e videogioco.
Durante una recente intervista, Kojima ha ammesso ciò che molti fan sospettavano: Physint nasce come erede spirituale di Metal Gear Solid, il noto franchise che lo ha reso la leggenda che è. Un ritorno alle origini, ma con occhi diversi, più maturi, forse più inquieti. L’idea, racconta Kojima, è nata durante la pandemia, in un momento personale di fragilità, quando il peso delle aspettative dei fan si è fatto più concreto che mai. “Ho capito che tantissime persone volevano da me un altro Metal Gear“, ha confessato. E così è nato il seme di questo nuovo progetto.
Fase 2: il futuro secondo Kojima
Physint rappresenta l’inizio della “Fase 2” di Kojima Productions, una sorta di rinascita creativa dello studio, che segna un cambiamento netto di direzione. Dopo aver attraversato il deserto post-Konami nel 2019 con Death Stranding (e il suo seguito in arrivo nel corso di quest’anno) Kojima ha dimostrato di sapersi reinventare anche lontano dal mito di Snake. Ma ora, con OD (un horror sperimentale in collaborazione con Microsoft) e Physint all’orizzonte, il designer giapponese sembra voler riscrivere ancora una volta le regole dei videogiochi. E non a caso, Physint uscirà solo quando tutto il resto sarà completato. Probabilmente “tra cinque o sei anni“, forse addirittura su PlayStation 6.
Kojima non ha mai nascosto la sua passione per il cinema. È sempre stato un regista mancato intrappolato nel corpo di un game designer. Ma con Physint, le sue due anime sembrano finalmente destinate a fondersi. Non stiamo parlando solo di cutscene più lunghe o di storytelling più sofisticato: l’obiettivo è sfumare il confine tra interazione e narrazione, tra spettatore e giocatore. Una sfida che, se davvero riuscita, potrebbe ridefinire il concetto stesso di “videogioco”.
Se tutto va secondo i piani, vedremo Physint solo alla fine di questo decennio. Un’attesa lunga, quasi crudele. Ma, conoscendo il modus operandi di Kojima, è probabile che ne varrà la pena. Le prime informazioni parlano di un gioco in esclusiva PlayStation (sigh!), fortemente cinematografico, dallo spirito spionistico, e nato sotto l’ala benedetta di Sony. Kojima e la compagnia giapponese hanno infatti “esplorato varie opzioni” prima di decidere di imbarcarsi insieme in questa nuova avventura.
Nel frattempo, c’è ancora molto da scoprire su OD, l’horror che promette di essere “senza paragoni” e “rischioso”, come lui stesso lo definisce. E, ovviamente, Death Stranding 2: On the Beach, atteso per il 26 giugno di quest’anno, pronto a chiudere la “prima fase” di Kojima Productions con il piede pesante sull’acceleratore.
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