Nostalgia 90, chi ricorda il labirinto dello screensaver di Windows 95?

Un tributo a 3D Maze, uno degli screensaver più fortunati nella storia di Windows, a cui è stato il ispirato il gioco Screensaver Subterfuge.

Altro che labirinto di Cnosso e filo d’Arianna.

L’unica Arianna, a quei tempi, era il motore di ricerca e l’unico labirinto era quello che ci ha accompagnato nella seconda metà degli anni ’90, quando i PC iniziavano ad essere quasi in tutte le case (quasi, ché il digital divide era ed è problema reale) ma ancora non esisteva lo standby e quindi per non consumare troppa energia ecco che partiva lo screensaver.

Effettivamente, il motore di ricerca e lo screensaver in questione sono co-evi: Arianna – motore di ricerca di Italia On Line, nato per competere con Virgilio – nasceva nel 1996 e 3D Maze appariva per la prima volta su Windows 95, per farci ipnotica compagnia fino a Windows 98.

Con Windows ME, con il nuovo millennio, diremo addio agli screensaver (che erano anche un’ottima porta d’accesso per virus vari ed eventuali) e frattanto a questo labirinto, in cui ci perdevamo con quel piacere passivo nel vedere qualcun altro giocare al posto nostro che oggi in molti provano guardando gli stream degli streamer su Twitch, ma che noi si provava già con il Lion Trophy Show.

Ma non perdiamoci, come dentro il labirinto.

Vogliamo ricordare in questa sede 3D Maze, un labirinto in 3D proposto nei tempi in cui la grafica tridimensionale era il futuro (il 1995 è l’anno in cui usciranno il Sega Saturn e la Playstation, per intenderci) e in cui ci si immergeva ogni qual volta non toccavamo il mouse per un tot: oggi vediamo lo schermo bloccato, sulla finestra di login, allora invece ci teneva compagnia lo screensaver – che i più appassionati potevano decidere di lanciare andando nell’apposita sezione all’interno delle impostazioni di Windows.

Ma 3D Maze non era solo uno screensaver, solo un labirinto, era un luogo dell’anima. Spazio liminale per eccellenza, era il luogo in cui perdersi con in bocca il sapore del futuro ché capivamo che quello era solo l’inizio di qualcosa di grande (quello stesso sapore di futuro che sentivamo quando riecheggiava nelle nostre orecchie il suono robotico del modem che si connetteva ad internet), il luogo in cui perdersi nella speranza che potesse accadere qualcosa di inaspettato. Ma qualcosa di inaspettato non accadeva mai, nonostante sembrasse ci attendesse sempre qualcosa di sorprendente.

In compenso 3D Maze era diverso, ogni volta: lo si attraversava in prima persona, partendo dal pulsante Start che rappresentava il via, e così si procedeva andando sempre verso destra finché ad un certo punto non si trovava uno smile gigante – che faceva ripartire il gioco da zero con una struttura labirintica completamente diversa.

Per garantire maggiore ipnotismo, lo screensaver offriva variazioni sul tema: di tanto in tanto si potevano incontrare elementi inattesi (sparsi con parsimonia, ché per una volta non era melius abundare) e anche delle rocce poliedriche rotanti che portavano lo spettatore ad un cambio di prospettiva, con il soffitto che diventava pavimento – e così d’un tratto ci saremmo trovati a muoverci verso sinistra.

Nonostante fosse perfetto per essere giocato (con tanto di mappa da abilitare che visualizzava il labirinto dall’alto con una grafica vettoriale), Microsoft non ha mai pensato a trasformare 3D Maze in un vero gioco, per il sommo dispiacere di tutti noi che a quei tempi eravamo Noè (if you know what I mean).

Unica concessione data dalla Microsoft, la possibilità di customizzare pavimento e soffitto: se di default, i muri sono di mattoni, il pavimento di legno e il soffitto con piastrelle di amianto, era possibile (non già in Windows 95, ma in seguito) personalizzare il tutto con motivi psichedelici animati o con proprie texture.

3D Maze, qualcuno ne ha fatto un gioco

Ma se Microsoft non ha approfittato per fornirci tra un campo fiorito (così fu ribattezzato campo minato, maledetto politically correct) e un pinball anche una versione giocabile del suo screensaver più amato (ce n’erano tanti altri gustosi, come i tubi in 3D che andavano man mano a riempire lo schermo), c’è chi ha pensato bene di sostituirsi alla corporation di Bill Gates, lanciando un gioco – tributo: parliamo dello sviluppatore di videogiochi indipendente Cahoots Malone che nel 2017 ha creato Screensaver Subterfuge, un videogioco basato sullo screensaver creato utilizzando risorse dal file ssmaze.scr originale.

Potete trovarlo gratuitamente online con una rapida ricerca, e vi sentirete subito negli anni ’90 – quando avere un computer era una figata pazzesca, ma in fondo cosa ce ne si faceva senza internet e con pochi software a disposizione (a quei tempi anche le enciclopedie in CD-Rom – ricordate Encarta? – rappresentavano qualcosa di cool)?


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