No Rest for the Wicked, aggiornamenti, co-op e beta, ma che fine ha fatto la versione 1.0?

Presentato al mondo come “Il nostro Zelda”, No Rest for the Wicked è uscito in early access nel 2024 senza convincere del tutto chi l’ha provato. In un anno e mezzo di sviluppo condiviso con la community, il gioco si è evoluto e adesso si appresta ad accogliere la modalità co-op, ma quando arriverà la release definitiva?

Moon Studio è diventato uno dei team più amati al mondo grazie alla creazione di Ori, platform metroidvania uscito in esclusiva per Xbox e divenuto presto un cult per gli appassionati di questo genere di giochi. Lo studio di sviluppo ha dimostrato di saper creare gameplay coinvolgenti, ma anche di saper creare mondi fantasy di rara bellezza.

Quando hanno annunciato No Rest for the Wicked, l’hype degli appassionati è subito schizzata alle stelle. In fase di presentazione, infatti, il team ha parlato di un action gdr impegnativo, nel quale oltre a dover padroneggiare il gameplay e poter creare una build in base alle proprie capacità, sarebbe stato possibile dedicarsi anche ad una corposa fase gestionale riguardante l’amministrazione della città di Sacrament.

A rendere maggiormente affascinante il gioco sono state poi le premesse narrative: i giocatori si trovano a dover vestire i panni di un avventuriero che capita su un’isola piagata da una pestilenza di cui non si conosce l’origine. Esplorando i tetri dintorni e sobborghi si scopre presto che tutto ci è ostile – la mappa di gioco si disegna in base man mano che si esplora l’isola – ci si trova ad affrontare belve feroci, esseri demoniaci e briganti.

Più avanti si riesce ad andare e più aspetti del mondo di gioco emergono e permettono di disegnare un quadro preciso di quale sia la storia della civiltà che popola l’isola e quale possa essere la causa della piaga che ne ha decretato l’improvvisa e apparentemente inarrestabile decadenza.

Problematiche, polemiche e sviluppo tortuoso

Quando il 18 aprile del 2024 l’early access del gioco è stato reso disponibile su Steam, migliaia di fan dei precedenti giochi di Moon Studio si sono fiondati all’acquisto. La prima build di gioco però ha fatto storcere il naso a molti, sia perché il codice di gioco risultava instabile e si presentavano problemi di frame rate e bug, sia perché la difficoltà risultava tarata verso l’alto.

Nel corso dei mesi successivi al lancio Moon Studio ha lavorato alacremente per risolvere i bug e stabilizzare il codice di gioco, al fine di permettere agli utenti di poter giocare in maniera fluida. Corrette le problematiche tecniche, il team si è concentrato sul bilanciare l’esperienza, in modo tale da rendere meno frustrante il gameplay.

Nel frattempo il team ha dovuto affrontare difficoltà di diverso tipo. La prima ha riguardato la ricerca della totale indipendenza: inizialmente lo sviluppo era sotto l’egida di Private Division – etichetta appartenente a Take-Two Interactive – e adesso è totalmente nelle mani di Moon Studio. Una strategia che ha richiesto l’investimento di ingenti somme e che ha portato a ritardi nello sviluppo.

L’altro problema è stato di natura comunicativa. Ad un tratto il gioco è stato colpito da review bombing poiché molti utenti hanno trovato il gioco poco fruibile a causa di dinamiche di gameplay poco chiare ed un’esasperante necessità di ripetizione per livellare il personaggio.

A far discutere non sono state tanto le polemiche degli utenti, quanto la risposta di Mahler (fondatore di Moon Studio), il quale ha chiesto apertamente ai fan di bilanciare le recensioni negative per evitare il rischio che il gioco non riuscisse ad arrivare alla sua forma definitiva e addirittura quello di una chiusura del team di sviluppo.

In seguito alle polemiche per quella che è sembrata una strumentalizzazione dei fan, Mahler ha poi chiarito che Moon Studio non si trova in cattive acque e che il progetto procede senza intoppi critici. Il tentativo di condizionare la valutazione del gioco però è rimasto e ha sollevato polemiche sul modello di produzione ad accesso anticipato.

Piattaforme selezionate, co-op e una versione definitiva di cui non si vede nemmeno l’ombra

Nei mesi scorsi Moon Studio ha svelato la propria intenzione di tralasciare per il momento la versione Xbox. La scelta dello studio è legata alla necessità di concentrare le risorse economiche ma anche quelle lavorative nel perfezionamento della formula ludica nella versione primaria del gioco – quella in sviluppo per PC – e nella conversione su piattaforme che garantiscano una maggiore platea di acquirenti.

La versione console, dunque, inizialmente uscirà solo su PS5 e PS5 Pro, quindi in seguito su Switch 2 e solo successivamente alla versione 1.0 sulle console di Microsoft. Tale predilezione è legata al modello di business abbracciato da Xbox in questa generazione: il Game Pass ha eroso il mercato tradizionale basato sull’acquisto dei giochi e tra gli utenti Xbox sono sempre meno quelli che comprano sia copie fisiche che copie digitali dei videogame.

Intanto l’unica versione attualmente disponibile (quella PC) riceverà il prossimo 22 gennaio una modalità cooperativa. Insieme alla co-op giungerà un aggiornamento complessivo dell’esperienza di gioco che comprenderà un bilanciamento della difficoltà, nuovi parametri per le armi, la possibilità di condividere risorse e fattorie, nonché quest pensate per gruppi fino a 4 giocatori.

Quando arriverà la versione definitiva? Attualmente vige l’assoluto silenzio sulla versione 1.0 da parte di Moon Studio. Questo non vuol dire che lo sviluppo non proceda come sperato o che la versione definitiva non raggiunga gli standard promessi e attesi. Il fatto che il team si prenda il tempo necessario può essere un bene, come nei casi celebri di Baldur’s Gate III e Hades II.


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