Netflix kill the videogame star: perché l’acquisizione di Warner Bros minaccia PS5, Xbox e Switch 2

Il via libera all’acquisizione di Warner Bros è una notizia colossale perché rappresenta una rivoluzione in campo cinematografico ma non solo: il colosso americano che Netflix sta per assorbire possiede anche studi di sviluppo e IP di grande rilevanza nel mondo videoludico che potrebbero consentire all’azienda americana di entrare in maniera definitiva nel settore.

Da settimane sapevamo che Warner Bros si era messa sul mercato e sulle prime si è pensato che ad acquisirla potesse essere Sony – l’azienda nipponica ha un ruolo di riferimento sia in ambito cinematografico (la Columbia è di sua proprietà) che videoludico (sarebbe stata la risposta tanto attesa all’acquisizione di Activision/Blizzard da parte di Microsoft) – ma dai vertici era già arrivata la smentita.

Probabilmente Sony era consapevole che un eventuale acquisizione avrebbe fatto partire un lungo e dispendioso processo antitrust, motivo per cui nemmeno Microsoft si è interessata alla vicenda (per altro il settore cinematografico non è mai stato nelle mire del gigante di Redmond, anche se la recente apertura alle trasposizioni delle sue IP poteva spingere in tale direzione).

Ecco dunque che Paramount sembrava l’acquirente più probabile, ma da quando Netflix si è fatta avanti – specificando pubblicamente che non avrebbe impedito l’uscita nelle sale cinematografiche dei nuovi film – la sensazione di tutti era che alla fine l’azienda leader dello streaming avrebbe avuto la meglio.

Così è stato – tranne che intervenga qualcosa a bloccare l’accordo – visto che proprio Netflix ha vinto la gara d’appalto raggiungendo un accordo di massima per una cifra monstre di 72 miliardi di dollari. Una volta conclusa la fusione tra le due società, gli abbonati alla piattaforma potranno godere sicuramente su un numero ancora maggiore di contenuti.

Certo adesso lo spettro di un ulteriore aumento del costo mensile è ben visibile a tutti, ed in questo caso la motivazione “Vogliamo offrire sempre più intrattenimento e maggiore qualità” potrebbe essere letta come più di un semplice pretesto per ingrassare le casse dei dirigenti e soddisfare l’esigenze bulimiche degli azionisti.

Grazie a Warner Bros Games Netflix farà finalmente il passo deciso in ambito videoludico che si attende da tempo?

Va precisato che per il momento non abbiamo i dettagli dell’accordo tra le due società, tuttavia sappiamo che Warner Bros possiede una divisione gaming di tutto rispetto e almeno in teoria l’affare dovrebbe comprendere l’acquisto dell’intero pacchetto societario. Se queste anticipazioni dovessero essere confermate, con tutta probabilità la mossa di Netflix sarebbe orientata anche al mercato gaming.

Che l’azienda miri ad espandersi anche nel mercato dell’intrattenimento videoludico non è una novità. Già da anni sta investendo fondi nella produzione di giochi per smartphone e da diverso tempo gli abbonati possono usufruirne direttamente dall’applicazione da cui guardano le serie tv.

Anni fa era stato anche avviata la produzione di un videogame Tripla A che potesse essere venduto anche su PC e sulle varie console, ma lo sviluppo si è rivelato più tribolato del previsto e la produzione è giunta al capolinea poco tempo fa. Acquisire Warner Bros Games significa poter inserire nel proprio catalogo anche videogame del calibro di Batman Arkam, Mortal Kombat, Hogwarts Legacy (legato alla licenza della saga Harry Potter), La terra di Mezzo (licenza de Il Signore degli Anelli) e tutta la saga Lego.

Oltre alle IP arriverebbero anche studi di sviluppo di primissimo piano come Rocksteady (responsabile di tutta la saga Arkham) NetherRealms (lo studio dietro Mortal Kombat), Avalanche Studios (i creatori del successo planetario Hogwarts Legacy) e TT Games (lo studio dietro i giochi Lego), il che darebbe a Netflix il know how per creare nuove IP Tripla A.

Possedendo già un’infrastruttura in cloud decisamente solida e soprattutto con una base installata da fare invidia, Netflix potrebbe porsi come diretta concorrente per il Game Pass (un servizio che offre videogame, serie e film nuovi ogni mese sarebbe imbattibile per chiunque), realizzando il sogno di Microsoft di rendere il servizio stesso la killer application per gli appassionati di videogame e riuscendo in questo modo ad avere il medesimo effetto che la sua nascita ha avuto per la distribuzione di film e serie tv.


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