Bellingham e Musiala fuori gioco prima del debutto di EA FC 26. Torna l’ombra della “maledizione” delle copertine?
Essere scelti per apparire sulla copertina di un videogioco sportivo è un riconoscimento di prestigio, un sogno condiviso da migliaia di giovani atleti, simbolo inequivocabile di successo e popolarità. Ma a fianco di questo aspetto legato al prestigio e all’idea che apparire sulla copertina di un videogioco sportivo significa un po’ aver raggiunto l’apice del gioco (quello reale e non quello virtuale) esiste anche una narrazione più cupa, sebbene non molto nota in terra tricolore: esiste infatti una sorta di maledizione – la cosiddetta “maledizione di Madden” – secondo cui i giocatori posti sulla copertina della celebre serie videoludica dedicata al football americano subirebbero infortuni o disgrazie poco dopo l’uscita del gioco (ne parleremo in maniera un po’ più diffusa in coda).
Il ricordo di questa maledizione è tornata in mente ad alcuni appassionati, nel momento in cui è stata presentata la copertina di EA SPORTS FC 26. A dividere lo spazio in copertina ci saranno due astri nascenti del calcio mondiale: Jude Bellingham, centrocampista del Real Madrid, e Jamal Musiala, talento del Bayern Monaco.
Ebbene, sebbene i due ragazzi (perché di ragazzi si tratta, sono entrambi due classe 2003) siano tra i giocatori più rappresentativi della nuova generazione europea, paradossalmente non saranno in campo al momento dell’uscita del gioco: Jamal Musiala è stato vittima di un grave infortunio durante il Mondiale per Club, quando uno scontro con il portiere del Paris Saint-Germain, Gianluigi Donnarumma, gli ha provocato la frattura di tibia e perone (con annesse polemiche sull’operato del portiere italiano) e non rientrerà prima di diversi mesi; Jude Bellingham, invece, si è recentemente sottoposto a un intervento chirurgico alla spalla per liberarsi dal fastidioso tutore con cui ha giocato negli ultimi due anni e dovrebbe saltare l’inizio della Liga e le prime due giornate di Champions League.
La maledizione di Madden esiste davvero?
Ma veniamo alla “maledizione di Madden”, citata sin da principio: nel corso degli anni questa maledizione ha assunto un’aura quasi mitologica negli States (tanto che anche il sito ufficiale dell’NFL ha dedicato un post al tema) alimentata da una lunga serie di coincidenze inquietanti. In molti casi, i giocatori scelti per la copertina del celebre videogioco di football americano prodotto da EA hanno vissuto stagioni segnate da infortuni, cali di rendimento o addirittura ritiri improvvisi.
Dall’inizio della saga, episodi come la frattura alla caviglia di Garrison Hearst nel 1999 o il ritiro a sorpresa di Barry Sanders prima ancora di giocare la stagione 2000 hanno rafforzato questa narrazione. Col passare degli anni, anche nomi illustri come Michael Vick, Marshall Faulk e Donovan McNabb hanno visto le loro carriere interrotte o compromesse subito dopo l’apparizione in copertina, tra lesioni ossee, problemi muscolari o stop chirurgici.
Non sono mancati nemmeno i casi di doppia copertina con doppia sfortuna, come accadde nel 2010 a Larry Fitzgerald e Troy Polamalu, entrambi colpiti da infortuni nel corso della stessa stagione. E se alcune eccezioni — come Tom Brady nel 2018 o Calvin Johnson nel 2013 — sembrano aver spezzato il pattern, molti altri, da Patrick Mahomes a Christian McCaffrey, sono tornati a confermare il sospetto che un alone di sfortuna accompagni questo tipo di investitura (sebbene uno youtuber ha dedicato un video al tema, mostrando come la leggenda non sia reale, applicando parametri stretti come quello che le sfighe del giocatore devono seguire immediatamente l’apparizione sulla copertina – sennò è troppo semplice).
La maledizione di Madden e il calcio: il parallelismo funziona?
Ma veniamo a noi e a questo inquietante (e in qualche forma affascinante) parallelismo con il gioco del pallone e con il videogioco EA. Di Bellingham e Musiala, protagonisti della prossima copertina di EA FC 26, abbiamo parlato e sì sono stati un po’ sfortunati (e decisamente infortunati); ma è possibile riscontrare una maledizione della copertina applicata al calcio?
Andando a vedere le copertine del passato di Fifa, diremmo proprio che apparire sulla copertina del videogioco EA Sports non ha portato una particolare fortuna ai protagonisti della stessa: i giocatori proposti dalla Fifa hanno avuto carriere importanti e fortunate, costellate da successi (tranne i giocatori scelti per le edizioni dal 1993 al 1995, effettivamente di nicchia). Gli unici a discostarsi dal trend, probabilmente, Theo Walcott, Jack Wilshere ed Eden Hazard, da cui ci sarebbe aspettati molto di più in carriera (ma si sa che le carriere dei calciatori non sono tutte lineari) e magari Pazzini ed El Shaarawy (che comunque il loro hanno fatto) andando a vedere le copertine per il mercato italiano.
Discorso analogo per le copertine di PES (che però è Konami e magari per la sfiga non conta): solo Adriano e Coutinho si sono persi per strada, dinnanzi ad aspettative immense sul loro conto (ma in tutti questi casi i problemi fisici c’entrano relativamente).
Curiosità finale: nel caso di Madden, come nel caso di PES, non soltanto giocatori sono stati protagonisti della copertina – nelle prime edizione del videogioco dedicato al Football americano il protagonista era proprio John Madden, ex allenatore e telecronista, mentre in PES per un paio d’anni era stato scelto l’arbitro per eccellenza, il “nostro” Pierluigi Collina.
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