A un anno dal lancio, Diablo IV ha subito una trasformazione sorprendente. Quello che era partito come un buon action RPG (con qualche sbavatura di troppo) si è evoluto, grazie a numerosi aggiornamenti e un ascolto costante del feedback dei giocatori. Oggi, con l’arrivo dell’espansione Vessel of Hatred, Diablo IV si riconferma come il re incontrastato degli hack ‘n’ slash.
L’espansione ci porta in una nuova zona di Sanctuary: Nahantu, una regione ricca di vegetazione lussureggiante e minacce nascoste, dove i giocatori seguiranno le vicende di Neyrelle. Dopo gli eventi della campagna principale, Neyrelle, giovane e tormentata, si dirige verso queste terre con un oscuro segreto: porta con sé l’essenza di Mephisto, il Signore dell’Odio. I giocatori, nei panni del loro personaggio, il Vagabondo, si lanciano all’inseguimento per aiutarla e affrontare un nuovo capitolo dell’eterna battaglia tra il bene e il male.
Vessel of Hatred non solo arricchisce la narrativa della trama del gioco, ma offre un’esperienza più dinamica e coinvolgente rispetto al passato. La trama è più compatta e focalizzata rispetto alla campagna principale, con circa 12 ore di contenuti intensi, ma mantiene il giusto equilibrio tra combattimenti spettacolari e momenti di riflessione tra i personaggi. L’espansione introduce una dimensione più emotiva alla storia, dove, accanto al macabro e al grottesco, emergono anche legami di amicizia e dialoghi umani che donano profondità ai protagonisti.
Una delle caratteristiche introdotte (o per meglio dire reintrodotte) da Vessel of Hatred è il ritorno dei mercenari, già visti in Diablo II e Diablo III. In questo capitolo, però, non saranno dei semplici aiutanti, ma dei personaggi ben caratterizzati con cui interagire. Ogni mercenario ha abilità uniche che possono influenzare il gameplay del gioco in modo significativo, offrendo ai giocatori la possibilità di adattare in vario modo le loro strategie di combattimento. I mercenari non sono solo utili durante le battaglie, ma anche interessanti da conoscere, grazie ai dialoghi e alle storie che si sviluppano tra una missione e l’altra che approfondiscono il carattere di ciascuno di loro. Questi alleati aggiungono un nuovo livello tattico all’esperienza, permettendo in questo modo di coprire i punti deboli del proprio personaggio. Che si tratti di aumentare la velocità di movimento o ridurre i danni subiti, i mercenari sono più di semplici NPC: sono compagni di viaggio che arricchiscono il mondo di Diablo IV con la loro personalità e che donano una nuova profondità all’intera lore.
L’espansione offre nuove sfide ambientate in dungeon pieni di orrori ancora più macabri e creature mostruose. Le giungle corrotte di Nahantu ospitano nemici grotteschi e abomini mutanti in grado di regalare sempre delle battaglie emozionanti e spettacolari. Dai boss enormi, come creature tentacolari che sembrano uscite da un incubo di Dylan Dog, alle ambientazioni opprimenti e desolanti, Vessel of Hatred punta a un livello di sfida e creatività che mantiene alta l’adrenalina in ogni scontro, specialmente contro i boss che adesso riescono a dare anche più di qualche grattacapo.
Uno degli elementi più attesi dell’espansione è l’introduzione della nuova classe, lo “Spiritborn“. Questi guerrieri sono legati al regno spirituale e combattono usando arti marziali infuse di poteri animali. Con un vasto repertorio di abilità elementali, la classe “Spiritborn” permette ai giocatori di mescolare abilità elettriche, di fuoco e di terra per creare build uniche e versatili.
Diablo IV è stato spesso criticato al lancio per il sistema di loot, che Blizzard ha progressivamente migliorato attraverso aggiornamenti costanti (ma mai definitivi). Con Vessel of Hatred, il sistema raggiunge nuove vette di raffinatezza e così, gli oggetti leggendari e mitici introdotti con l’espansione offrono sì potenziamenti significativi alle abilità dei personaggi, ma richiedono anche scelte strategiche non indifferenti. Il bilanciamento tra potenza d’attacco e sopravvivenza diventa cruciale, costringendo i giocatori a pensare attentamente a come personalizzare la propria build.
Vessel of Hatred non è solo un’espansione che aggiunge ore di gioco, ma è anche un segnale chiaro delle ambizioni future di Blizzard per Diablo IV. Le nuove stagioni e i contenuti aggiuntivi continueranno a mantenere vivo l’interesse della community, con Blizzard che si impegna a introdurre costantemente nuovi loot, mostri e narrazioni che ne espandono la trama. L’evoluzione del gioco sembra essere solo all’inizio, e questa espansione ne è la conferma.
Clicca qui per seguire eSports247.it su Google News