Shujinko in Mortal Kombat 1 cita Tarantino: la storia della fatality che è un chiaro omaggio ad una tecnica di Kill Bill.
Nella storia che ci apprestiamo a raccontarvi, il confine tra universo cinematografico e universo videoludico si è assottigliato ancora una volta. In Mortal Kombat 1 (uscito ormai nel settembre del 2023) c’è infatti una fatality che è un grande tributo ad un grande film di Quentin Trantino: Shujinko rende omaggio al film del regista italo-americano Kill Bill, riprendendo la celebre tecnica dell’esplosione del cuore con cinque colpi delle dita insegnata da Pai Mei a Beatrix Kiddo.
Già a ridosso dell’uscita del videogioco Ed Boon, mente creativa dietro la saga e cofondatore di NetherRealm Studios (l’azienda che sviluppa M1K), aveva pubblicato un video su X in cui metteva in evidenza questa somiglianza, con tanto di commento ironico annesso: “What are you talking about? We don’t draw inspiration from movies”.
What are you talking about? We don’t draw any inspiration from movies. #MortalKombat1 pic.twitter.com/kOcJWsSo9n
— Ed Boon (@noobde) September 15, 2023
In Kill Bill: Volume 2 (2004) Beatrix Kiddo, interpretata da Uma Thurman, utilizza la tecnica dell’esplosione del cuore con cinque colpi delle dita per sconfiggere alla fine di tutto il suo percorso di vendetta l’ultimo personaggio da uccidere, il Bill del titolo (interpretato da David Carradine). Con cinque precisi tocchi sui punti vitali, il cuore della vittima esplode dopo cinque passi. La fatality di Shujinko in Mortal Kombat 1, quindi, riprende fedelmente questa iconica mossa.
Da notare quindi come l’estetica di Shujinko in MK1 richiama frattanto quella del maestro Pai Mei, figura centrale nell’addestramento della Sposa (la stesa Beatrix Kiddo) nel film di Tarantino.
Mortal Kombat e il rapporto con l’universo cinematografico
D’altra parte, la stretta relazione tra Mortal Kombat e il grande schermo non è certo nuova e non inizia da questa chiara citazione (che vi proponiamo a distanza di tempo perché è sempre molto gustosa).
Freddy Krueger fu ospite speciale nel reboot del 2011, seguito da altri personaggi iconici dell’horror come Alien, Predator, Leatherface (di Non aprite quella porta) e Jason Voorhees (di Venerdì 13) in Mortal Kombat X. L’undicesimo capitolo della serie, quindi, aveva accolto eroi e antieroi come Spawn, Terminator, RoboCop e John Rambo. D’altra parte questa tradizionale connessione tra videogioco e cinema affonda le sue radici negli anni ’80, se è vero che il film del 1988 Senza esclusione di colpi con Claude Van Damme (in seguito coinvolto in prima persona nel videogioco, prestando fattezze e voce) ha ispirato la nascita del personaggio Johnny Cage.
Clicca qui per seguire eSports247.it su Google News