Firaxis Games è pronta a scuotere il mondo dei giochi strategici con Civilization 7, introducendo cambiamenti radicali e meccaniche innovative che promettono di trasformare per sempre l’esperienza di gioco. Dopo le controversie che hanno accompagnato i capitoli precedenti, come l’eliminazione dello stacking delle unità in Civilization 5 e l’introduzione dei distretti nelle città in Civilization 6, questo nuovo episodio non teme di innovare ancora di più. Vediamo insieme tutte le principali novità e cambiamenti che caratterizzeranno il nuovo capitolo del capolavoro di Firaxis.
Un cambio strutturale
La modifica più significativa in Civilization 7 riguarda proprio la struttura portante del gioco, che abbandona la tradizionale suddivisione in numerose ere storiche per concentrarsi su tre periodi principali: “Antichità”, “Età dell’Esplorazione” ed “Età Moderna”. Questa scelta segna un cambiamento drastico rispetto ai capitoli precedenti, dove i giocatori attraversavano una serie di epoche storiche ben definite. In Civilization 7, ogni periodo è più lungo e comporta decisioni strategiche più profonde, come la selezione di una nuova civiltà all’inizio di ogni era. Ad esempio, se durante l’Antichità si sono sviluppate unità di cavalleria potenti, si potrà avere l’opzione di scegliere la Mongolia nell’era dell’Esplorazione.
Un’altra novità importante è che i leader non sono più vincolati alle civiltà con cui sono storicamente associati. Questa flessibilità aggiunge una nuova dimensione strategica al gioco, permettendo combinazioni uniche che possono influenzare significativamente lo sviluppo delle varie civiltà.
Città e insediamenti
Civilization 7 introduce anche cambiamenti significativi nella gestione delle città. I coloni ora fondano “borghi” anziché città, e questi borghi non hanno una coda di produzione: invece, convertono direttamente la produzione in oro. I borghi possono essere trasformati in città spendendo oro, con un costo che aumenta in base al numero di città già controllate. Inoltre, i borghi possono adottare specializzazioni permanenti, come diventare città agricole, miniere, forti militari o avamposti commerciali.
Un altro cambiamento riguarda l’espansione delle città, che non avviene più in maniera del tutto automatica come in precedenza. Quando una città cresce, il giocatore deve scegliere un esagono adiacente da annettere e le città ora includono caselle “rurali” e “urbane”: le prime contengono miglioramenti come fattorie e miniere, mentre le seconde diventano distretti urbani quando vi si costruiscono edifici. Non ci sono più distretti predefiniti, quindi, e si avrà la possibilità di combinare due edifici in un distretto urbano, offrendo una maggiore personalizzazione della tua città.
Unità e nuovi Comandanti
Anche le unità militari hanno subito cambiamenti in Civilization 7. L’eliminazione dell’esperienza e delle promozioni per le unità tradizionali viene compensata dall’introduzione di una nuova tipologia di unità: i “Comandanti”. Queste unità speciali sono le uniche a guadagnare esperienza e a ricevere promozioni, e offrono bonus passivi alle unità vicine. Inoltre, le unità possono essere “impilate” all’interno di un Comandante, che può muoverle come un gruppo e poi distribuirle alla destinazione. I Comandanti possono anche impartire ordini speciali, come concentrare il fuoco su un singolo nemico, migliorando l’efficacia delle armate.
Influenza e diplomazia
Una delle novità più interessanti è l’introduzione dell’Influenza, una nuova risorsa utilizzabile in azioni diplomatiche. L’influenza può essere spesa per azioni positive, come guadagnare la lealtà delle città-stato o stipulare patti militari che aumentano la potenza d’attacco delle unità. Al contrario, può essere utilizzata per azioni negative, come sanzionare una civiltà rivale o infiltrare il suo esercito. Questa nuova meccanica aggiunge certamente profondità alla diplomazia e alle interazioni tra le varie civiltà.
Scelte morali e multiplayer
Tra le altre novità presenti troviamo i fiumi navigabili, che offrono nuove opportunità strategiche, e gli “eventi narrativi”, che aggiungono un tocco di storia alla propria campagna e che pongono il giocatore di fronte ad alcune decisioni morali di un certo peso. Ad esempio, ci si potrebbe trovare di fronte a un dipinto inquietante di voi stessi e dover scegliere se appenderlo, distruggerlo o farlo rifare.
Civilization 7 offrirà un’esperienza multigiocatore estesa su più piattaforme, con supporto per il crossplay tra PC e console. Le partite multigiocatore potranno coprire tutte e tre le ere o concentrarsi su una sola, permettendo di completare una partita in una singola sessione. L’ultima fatica dei ragazzi di Firaxis si preannuncia come un capitolo rivoluzionario, con cambiamenti strutturali importanti e nuove meccaniche che promettono di ridefinire l’esperienza di gioco per tutti gli appassionati della serie.
Il suo debutto ufficiale è segnato per il prossimo 11 febbraio e, per chi non lo sapesse, la voce narrante di Civilization VII sarà Gwendoline Christie: l’attrice britannica nota al grande pubblico per la sua interpretazione di Brienne di Tarth nella serie tv Il Trono di Spade che le è valsa anche una candidatura agli Emmy Awards del 2019.
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