Asus ROG Ally X | Il nuovo standard per il gaming portatile?

L’Asus ROG Ally originale ha rappresentato un’importante innovazione nel mondo del gaming portatile, ma la sua prima versione aveva ancora margini di miglioramento. Ora, a poco più di un anno dal lancio, Asus ha deciso di intervenire con aggiornamenti sostanziali, presentando la ROG Ally X, una versione migliorata che punta a risolvere gran parte delle criticità emerse con il modello originale.

L’Asus ROG Ally X mantiene molte delle caratteristiche interne del modello originale. Il cuore del dispositivo rimane infatti l’AMD Ryzen Z1 Extreme, con architettura Zen 4, abbinato a una GPU RDNA 3, confermando un ottimo equilibrio tra prestazioni e efficienza energetica. Tuttavia, ciò che distingue realmente l’Ally X dalla versione precedente è una serie di miglioramenti mirati, che spaziano dalla batteria alla capacità di memoria, rendendo il dispositivo molto più versatile e adatto a sessioni di gaming prolungate.

Uno dei principali limiti dell’originale ROG Ally era rappresentato dalla batteria da 40 Wh e dallo storage SSD da 512 GB, che potevano risultare insufficienti per i gamer più esigenti. Con l’Ally X, Asus ha raddoppiato entrambe queste specifiche, dotando il dispositivo di una batteria da 80 Wh e un SSD da 1 TB. Questo non solo aumenta (di molto) l’autonomia del dispositivo, ma permette anche di installare e conservare un maggior numero di giochi senza doversi preoccupare costantemente dello spazio disponibile. A tal proposito l’Ally X adotta ora il formato SSD M.2 2280, più grande e diffuso rispetto al più compatto 2230 utilizzato nel modello precedente. Questo formato, oltre ad essere più economico, offre anche maggiori opzioni di upgrade. La memoria RAM è stata incrementata da 16 GB a 24 GB LPDDR5-6500, migliorando significativamente le prestazioni complessive del sistema, specialmente per quanto riguarda la gestione del VRAM condiviso, che ora può essere mantenuto a 8 GB senza compromettere la fluidità del sistema. Il display rimane lo stesso dell’originale: un IPS LCD da 7 pollici con risoluzione 1080p e refresh rate di 120 Hz. Anche se non ci sono stati aggiornamenti in questo reparto, la scelta di mantenere queste specifiche si rivela saggia, poiché un pannello con una risoluzione o refresh rate più alti avrebbe avuto un impatto negativo sulle prestazioni e sulla durata della batteria.

Dal punto di vista estetico e della maneggevolezza, Asus ha lavorato per rendere l’Ally X più ergonomico e piacevole da utilizzare per lunghe sessioni di gioco. I manici sui lati del dispositivo sono stati ridisegnati con curve più morbide, i thumbsticks sono più robusti e i pulsanti posteriori sono stati migliorati in termini di qualità. Questi dettagli fanno una grande differenza, rendendo l’Ally X più comodo da tenere in mano e utilizzare rispetto al suo predecessore. Un altro miglioramento significativo è stato apportato alla connettività. L’Ally X abbandona la porta proprietaria ROG XG Mobile (finalmente) a favore di una porta USB4 Type-C, compatibile con Thunderbolt 4, DisplayPort 1.4 e Power Delivery 3. Questo cambiamento amplia le possibilità di utilizzo del dispositivo, rendendolo più versatile. Inoltre, il sistema di raffreddamento è stato rivisto, con tubi di calore e ventole che ora gestiscono meglio il calore, permettendo al chip Z1 Extreme di mantenere velocità di clock più elevate per periodi più lunghi.

Nel complesso, l’Asus ROG Ally X rappresenta un notevole passo avanti rispetto al modello precedente. Le modifiche apportate, dalla maggiore durata della batteria alla migliorata gestione della memoria, rendono questo dispositivo uno dei migliori handheld gaming PC attualmente disponibili sul mercato. Con un prezzo di lancio di 799.99 dollari (899 euro in Italia), l’Ally X si colloca in una fascia di prezzo alta, ma offre un’esperienza di gioco portatile di altissimo livello, che giustifica l’investimento per chi cerca il meglio nel gaming portatile. Asus ha preso un dispositivo già innovativo e lo ha portato a un nuovo livello di eccellenza, risolvendo i difetti della prima versione e offrendo un prodotto che sarà difficile superare. Resta da vedere come evolverà il mercato (qualcuno ha detto Steam Deck?), ma con l’Ally X, Asus ha sicuramente alzato l’asticella.


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