PictoChat un tuffo nel passato (o in un presente alternativo?): la storia della chat del Nintendo DS

PictoChat”, l’applicazione preinstallata sulle console Nintendo DS, Nintendo DS Lite e Nintendo DSi, rappresenta un affascinante esperimento di comunicazione digitale che ha trovato il suo posto nel cuore degli appassionati Nintendo e non solo. Questo programma, concepito per permettere la comunicazione fino a sedici persone tramite una connessione wireless LAN, ha saputo conquistare gli utenti della console portatile Nintendo con la sua semplicità e versatilità, guadagnandosi il premio “Excellence Prize for Entertainment” al Japan Media Arts Festival del 2004.

L’interfaccia di PictoChat sfrutta appieno le potenzialità dello schermo tattile del Nintendo DS, consentendo agli utenti di digitare testo tramite una tastiera su schermo o di disegnare e inviare immagini. La possibilità di scrivere messaggi manualmente, utilizzando una sorta di pennino digitale, permette una maggiore libertà espressiva che è sempre stata molto gradita dal pubblico di ogni generazione. Gli utenti possono scegliere tra diverse dimensioni di penna e colori, con la speciale “penna arcobaleno” disponibile su DSi, che aggiunge un tocco di vivacità ai messaggi. L’applicazione, inoltre, supporta un’ampia gamma di lingue, tra cui inglese, tedesco, francese, spagnolo, italiano, giapponese e altre, offrendo una piattaforma accessibile a utenti di diverse nazionalità. Il sistema permette inoltre di identificare ogni utente tramite il nome e il messaggio visualizzato nelle impostazioni di sistema, favorendo un’interazione più personale.

Una delle caratteristiche più distintive di PictoChat è la possibilità di scegliere tra quattro diverse chat room (A, B, C e D), ognuna in grado di ospitare fino a 16 persone, per un totale di 64 utenti contemporaneamente. Questa configurazione rende PictoChat ideale per le comunicazioni di gruppo, sia in contesti educativi che ludici e anche per gli standard odierni (a distanza di oltre 20 anni) risulta essere un modo innovativo e versatile peer la creazione di chat di gruppo . Tuttavia, il raggio di azione limitato a 10 metri può essere visto come una limitazione, ma allo stesso tempo contribuisce a creare un senso di comunità e connessione tra i partecipanti, riportandoci al vecchio concetto di multiplayer “casalingo” così caro a noi nostalgici del gaming anni ’90.

Inoltre, PictoChat permette di creare “flip book” animati: un processo creativo che coinvolge il disegno di immagini sequenziali, l’invio e la modifica delle stesse, per poi scorrere le immagini in rapida successione e creare così un’animazione. Questo concetto è stato ulteriormente sviluppato in “Flipnote Studio” per DSi, una piattaforma di animazione che ha offerto agli utenti strumenti avanzati per la creazione e condivisione di contenuti.

Il successo di PictoChat ha portato alla nascita di diversi successori, sebbene nessuno abbia mai raggiunto la stessa popolarità. “Swapnote”, introdotto per Nintendo 3DS, offriva una forma di comunicazione asincrona, mentre “Swapdoodle”, una versione successiva, presentava restrizioni che ne hanno limitato l’uso. PictoChat ha anche lasciato il segno nel mondo dei videogiochi, apparendo come stage in alcuni famosissimi titoli della Grande N come ad esempio “Super Smash Bros. Brawl” e le sue successive iterazioni.

Nonostante il suo impatto sia stato limitato nel tempo, PictoChat ha rappresentato un’innovazione significativa nel panorama delle console portatili, anticipando alcune delle funzionalità social che avrebbero caratterizzato le future piattaforme di gioco. La sua semplicità, unita alla capacità di connettere le persone in modo intuitivo e creativo, ha fatto di PictoChat un elemento distintivo dell’ecosistema Nintendo. Curiosamente, un prototipo di una versione avanzata di PictoChat per DSi, scoperto nel celebre “Nintendo Gigaleak”, non è mai stato completato. Questa versione, che presentava solo una schermata con il messaggio “Under Construction…“, rimane un mistero su ciò che avrebbe potuto offrire in termini di nuove funzionalità e interazioni.


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