Il mercato delle console si è ampliato con un nuovo inatteso contendente, dopo il successo di Steam Deck, infatti Valve ha deciso di fare il proprio debutto nel settore delle home console con Steam Machine. Cosa sappiamo ad oggi sull’ammiraglia dell’azienda leader del settore PC e quanto verrà a costare portarla a casa?
Stiamo assistendo ad una modifica del mercato videoludico che avrà delle conseguenze profonde su come e su cosa giocheremo i videogame nel prossimo futuro. La rivalità tra Sony e Microsoft, portata avanti da entrambe le aziende fino all’acquisizione di Activision /Blizzard da parte del colosso di Redmond è ormai un ricordo.
Xbox non è più produttrice di IP esclusive per i suoi sistemi, i videogame prodotti dagli Xbox Studios escono regolarmente anche sulle altre piattaforme e da quest’anno anche sulla rivale di sempre. La mossa è arrivata dopo che l’azienda americana si è resa conto che il solo Game Pass non era sufficiente a scalfire il ruolo di leadership conquistato da Playstation e Nintendo nel corso dei decenni precedenti.
Addio dunque al tradizionale scontro di hardware e via alla lotta per il dominio dei servizi. Ciò a cui punta la divisione guidata da Phil Spencer è far diventare Xbox un brand in stile Windows, ossia un qualcosa che possa essere vendibile al di fuori del sistema chiuso delle console. Un obiettivo che se centrato renderebbe alla fine il brand sinonimo di videogame esattamente come oggi lo è Playstation.
Questo cambio di prospettiva però è un potenziale danno anche per una piattaforma esclusivamente online come Steam. Lo store creato da Valve ad inizio millennio è diventato già da tempo il market preferito dei videogiocatori PC, ma cosa succederebbe se tutti cominciassero a preferire un servizio in abbonamento all’acquisto di diritti d’utilizzo che possono comunque essere revocati in qualsiasi momento?
Inoltre l’annuncio di Microsoft riguardante le caratteristiche della prossima console, sembrano una dichiarazione d’intenti riguardo il tentativo di “conquista” del mercato PC. Se davvero la prossima Xbox sarà un PC che è possibile collegare al televisore, dotato di sistema operativo Windows e capace di far girare anche i giochi di Steam e Epic Games, i PC da gaming come li ricordiamo potrebbero essere soppiantati dalla console.
Steam sta anticipando le mosse di Xbox per avere un vantaggio commerciale?
Quando l’argomento è stato trattato dalla stampa specializzata, si è enfatizzato il fatto che con Windows come sistema operativo la nuova Xbox sarebbe più un PC che una console. Ma osserviamo tutto da un’altra prospettiva, se Xbox diventa un computer da gaming efficiente e ben ottimizzato, in grado di fare girare tutti i giochi – sia PC che console – ad un prezzo che è la metà di un computer da gaming di fascia alta, a chi conviene più acquistare questi ultimi?
Se Microsoft punta – come sembra – ad unificare una volta per tutte i due mercati, creerà una console dal form factor compatto, in grado di supportare sia i Pad che mouse e tastiera. L’utente dunque potrà decidere se piazzarla sulla scrivania come un PC compatto o accanto al televisore come una console.
Il prezzo, più che le prestazioni, sarà l’ago della bilancia per il successo di questa nuova console. Ma se tutto andasse come pianificato, Steam ed Epic Games potrebbero essere concettualmente inglobate in un’ecosistema che verrà identificato come Xbox. Dal punto di vista sostanziale non cambierebbe niente – Steam ed Epic hanno proliferato su macchine che utilizzavano un sistema operativo Windows – ma da quello formale cambierebbe tutto.
Non è un caso se Valve ha già iniziato da tempo la sua discesa in campo hardware, prima tramite Steam Link (un dispositivo che fungeva da ricevitore del segnale del PC), poi con la Steam Deck e adesso con la Steam Machine. Lo scopo di questa espansione nel mercato fisico è quello di far percepire all’utenza che Steam non è un semplice market per l’acquisto dei videogame, ma un’ecosistema unico in cui quei videogame girano al meglio.
Anticipare Microsoft risulta in tal senso una mossa commerciale azzeccata, tanto più che come Steam Deck la futura console di Valve non gira su Windows, ma su Steam OS. L’enorme mole di utenti che sfruttano lo store hanno tutto l’interesse a seguire Valve in questo nuovo passo, ma affinché questo succeda è necessario che si verifichino due condizioni: i giochi devono offrire prestazioni paragonabili ai PC da gaming di fascia medio-alta e il prezzo dev’essere conveniente.
Caratteristiche tecniche e prezzo di Steam Machine
Vediamo adesso quali sono le caratteristiche della Steam Machine e quali sono le prestazioni garantite da Valve. Sul sito ufficiale si legge che sia la CPU che la GPU sono state create in collaborazione con AMD (esattamente come accade dal 2013 per PS e Xbox) e dunque l’architettura sarà una Zen 4 custom in grado di garantire il 4K ed i 60 frame per secondo su qualsiasi gioco.
Valve specifica che la Steam Machine sfrutterà il sistema operativo proprietario (quello SteamOS che ben si è comportato sulla versione portatile), che ci sono prese utili a collegare qualsiasi tipo di dispositivo e periferica oggi in commercio – 1 Ethernet Gigabit, DisplayPort 1.4, HDMI 2.0, una porta USB-C e quattro porte USB-A -, che sarà compatta come un Mini-PC, ma che è stata pensata per ridurre al minimo il rumore delle ventole.
Lato connettività ci sarà un Wi-Fi 6E, più Bluetooth 5.3 con antenna integrata, così come l’alimentazione. Sappiamo inoltre che la memoria SSD sarà in due formati iniziali, ossia 512 Giga e 2 Tera. Attualmente non è chiaro se sarà possibile espanderla in un secondo momento, ma è probabile che sia così, né se è consigliata un tipo di memoria particolare.
Arriviamo alla questione prezzo. Valve non l’ha annunciato e lo scopriremo con ogni probabilità il prossimo anno in contemporanea con il lancio della console. In base alle informazioni riportate da Linus Tech Tips dopo la chiacchierata fatta con i dirigenti della compagnia, il costo dovrebbe essere più vicino a quello di un PC da gaming che non a quello di una console.
Dimenticate dunque la possibilità che possa costare 500 euro, più probabile che il prezzo si aggiri intorno a quello di PS5 Pro e dunque che ci vogliano dagli 800 ai 900 euro per portarla a casa.
Data l’attuale situazione di mercato potrebbe essere comunque un prezzo conveniente: la ram ddr5 utile a assemblare un nuovo PC costa parecchio e considerando il fatto che i giochi di nuova generazione ne richiedono un minimo di 16 giga, per fare una build futuribile bisogna prendere dei banchi da 32 giga, il cui costo oscilla tra i 400 ed i 500 euro, a questo poi bisogna aggiungere tutte le altre componenti con una spesa che supera abbondantemente i 1.000 euro per un PC di fascia media.
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