L’attesa per il quarto capitolo della storica saga Nintendo è ormai giunta quasi a conclusione, ma per coloro i quali sono divorati dall’hype c’è la possibilità di ingannare il tempo che rimane mettendo le mani su uno di questi capolavori che hanno preso ispirazione o hanno segnato una nuova strada per il genere di appartenenza.
Era il giugno del 2017 quando sul palco dell’E3 – storica fiera dei videogiochi che è ormai solo un ricordo – Nintendo mandava in tilt il pubblico con un teaser trailer di pochi secondi in cui fondamentalmente si vedeva solo il logo di Metroid Prime 4. Tutti erano consapevoli del fatto che si trattava di una mossa di marketing per spingere le vendite dell’allora neonata Switch, ma nessuno si sarebbe aspettato che il gioco rischiasse di diventare un vaporware.
Nel corso dei lunghissimi 8 anni che ci hanno separato dall’annuncio alla release (il gioco esce il 4 dicembre) del gioco, infatti, è successo di tutto. Il progetto originario si è prima fermato per divergenze di visione creativa tra i vertici della casa di Kyoto ed il team incaricato di svilupparlo, quindi si è addirittura giunti alla bocciatura e alla riassegnazione dell’incarico.
In quel momento siamo stati in molti a pensare che Metroid Prime 4 non avrebbe visto più la luce o che se fosse davvero arrivato difficilmente avrebbe soddisfatto le enormi aspettative della fanbase. Per fortuna ci sbagliavamo, il gioco è stato portato a termine in tempo per essere lanciato sia sulla vecchia che sulla nuova console Nintendo e, almeno dai primi hands on, sembra anche aver conservato tutto ciò che un fan della saga si aspetta e abbia aggiunto anche qualche cosa di completamente nuovo.
Tra la lunga attesa e i commenti entusiastici degli addetti ai lavori, insomma, sono milioni gli appassionati di videogame che non vedono l’ora di provare con mano quanto fatto. L’attesa, come detto, è ormai quasi giunta al termine, ma non tutti potranno metterci le mani al day one – ci sarà anche qualcuno di più accorto che attenderà i giudizi definitivi di stampa e community – e avrà sicuramente voglia di giocare a qualcosa di simile per occupare il tempo che lo separa dal prendere possesso della propria copia.
Cosa giocare aspettando Metroid Prime 4
Prima di addentrarci nella lista consigli, cerchiamo di spiegare cos’è Metroid Prime e per quale motivo è considerato un gioco iconico. Uscito sul mercato nel 2002 per Nintendo Game Cube, il primo capitolo della saga ha rappresentato un punto di svolta per il brand e anche per l’industria videoludica.
La saga metroid aveva dato luce negli anni ’80 ad un genere del tutto nuovo: a differenza degli altri videogame dell’epoca offriva ritmi e meccaniche di avanzamento completamente differenti. Bisognava infatti procedere con cautela, studiare i moveset dei nemici e in alcune zone risolvere dei puzzle ambientali per sbloccare l’area successiva.
Metroid Prime rompeva il legame con il genere che aveva contribuito a creare, presentando un’ambientazione completamente in 3D e di conseguenza ritmi e modalità di gioco completamente differenti. Ciò che era rimasta intatta era l’atmosfera ed il ritmo di gioco: a vederlo dall’esterno sembrava un fps come tanti che all’epoca andavano di moda, ma sparare ai nemici non è mai la prima né tantomeno l’unica opzione a disposizione, inoltre il concept basato su un avanzamento strettamente connesso al puzzle solving era rimasto.
L’originalità del titolo era tale da mettere d’accordo pubblico e critica, consentendogli di diventare il fenomeno videoludico del 2002 e di vincere il premio come miglior videogame dell’anno. Negli anni a seguire sono usciti altri due capitoli della saga (nel 2004 e nel 2007), ma successivamente Nintendo ha deciso di mettere la saga in pausa.
Per fortuna c’è chi da quel guizzo creativo ha tratto ispirazione e creato dei giochi che sono riusciti a rappresentare una sorta di eredità spirituale di Metroid Prime, senza però tralasciare una certa dose di originalità. Di seguito ve ne consiglieremo tre, più un bonus che può servire soprattutto a chi con a saga Nintendo non ha la minima familiarità.
- Bioshock Infinite: terzo capitolo di una saga che è divenuta un cult per tutti gli amanti dei videogame, Infinite è il titolo più maturo sia dal punto di vista narrativo che nella gestione del level design e dell’AI nemica. Esattamente come in Metroid siamo chiamati ad esplorare l’ambiente circostante e decidere in che modo affrontare le avversità e gli enigmi che ci si pongono di fronte. Come nel più classico degli immersive sim nel corso dell’avventura sbloccheremo delle abilità che ci permetteranno di procedere nelle aree successive ma in questo caso le decisioni prese influenzeranno lo svolgersi degli eventi.
- Dishonored: gioco che s’ispira sia a Metroid Prime che a Bioshock ed infatti ne eredità la struttura libera di gioco, le fasi di puzzle solving e lo sviluppo narrativo collegato alle scelte. Il maggior pregio di questo titolo risiede in un level design curato nei minimi dettagli che consente al giocatore di avere totale libertà d’approccio sia nella gestione degli incarichi che nella scelta dei poteri da sviluppare.
- Deus Ex Mankind Divided: tra gli immersive sim, questo è quello che possiede il miglior albero di abilità ed il miglior sistema di progressione del personaggio, il che lo rende molto vicino ad un GDR. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a situazioni in cui siamo chiamati a riflettere prima di agire, valutando con attenzione quale azione intraprendere e quale stile di gioco adottare. Gioco altamente sottovalutato dalla critica e snobbato dal pubblico di massa, l’ultimo esponente di questa storica saga riesce laddove Cyberpunk 2077 ha fallito: offrire un’esperienza ruolistica immersiva, in cui le scelte hanno un peso reale e tangibile sia nella trama che nell’andamento delle fasi di gioco.
- Metroid Prime Remastered: eccoci al consiglio bonus, ossia la versione rimasterizzata del primo capitolo. Il lavoro fatto a livello estetico è indubbiamente di ottimo livello, per quanto riguarda la formula ludica le differenze sono sottili, ma questo non inficia la piacevolezza del gioco, dato che il capostipite della IP Nintendo è ancora attuale dopo 23 anni.
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