Ninja Gaiden 2 Black, il ritorno del ninja più spietato di sempre

Era da un pezzo che gli appassionati dell’action gaming sognavano un ritorno in grande stile della serie Ninja Gaiden e il Developer Direct di Microsoft non ha deluso le aspettative: l’annuncio di Ninja Gaiden 4 ha sconvolto (ed eccitato) tutti i fan della storica saga che da tempo chiedevano un ritorno del ninja. E come spesso accade in questi casi, Team Ninja ha deciso di riaccendere il fuoco della passione con un antipasto di lusso: Ninja Gaiden 2 Black, una remaster che rispolvera un classico del genere, spingendolo nell’era dell’Unreal Engine 5. Ma questa operazione nostalgia sarà davvero all’altezza della leggenda?

Dimenticatevi i giochi moderni che vi prendono per mano, vi coccolano e vi danno checkpoint ogni due minuti. Ninja Gaiden 2 Black è un testamento a un’epoca in cui la parola d’ordine era “git gud” e la difficoltà non era un optiona. Il ritorno di Ryu Hayabusa è un viaggio nel passato fatto di riflessi fulminei, parate millimetriche e morti su morti prima di padroneggiare il combat system. Questa versione cerca di restituire la brutalità e la profondità dell’originale, ma il problema è che lo fa attingendo in maniera un po’ troppo forte a Ninja Gaiden 2 Sigma, la controversa revisione che cercava di rendere il gioco più accessibile. I puristi potrebbero storcere il naso: il combat system rimane una delizia, ma la scelta di adottare la struttura di Sigma piuttosto che l’esperienza hardcore del titolo originale potrebbe non soddisfare tutti.

Se c’era una cosa che rendeva Ninja Gaiden 2 così soddisfacente era la sua violenza stilizzata e impattante. Fortunatamente, Ninja Gaiden 2 Black riporta in auge gli smembramenti e le esecuzioni brutali che avevano reso il gioco così memorabile, senza le censure che avevano (più che) appesantito Sigma. Ogni scontro è un vortice di sangue e adrenalina, con animazioni rifinite e una fluidità visiva che, almeno in teoria, dovrebbe esaltare il combattimento frenetico del titolo. L’Unreal Engine 5 fa il suo dovere, ma non senza qualche inciampo. Il colpo d’occhio è notevole, con effetti di illuminazione migliorati e texture più definite, ma la performance non è sempre all’altezza delle aspettative. Nonostante le molteplici opzioni di personalizzazione grafica (DLSS, frame generation, ecc.), il framerate oscilla troppo spesso, creando una fastidiosa discontinuità che può compromettere la precisione necessaria per schivate e combo perfette.

Cosa sarebbe un Ninja Gaiden senza un combat system reattivo e preciso? Purtroppo, questa versione soffre di un marcato input lag, un problema già noto in alcuni giochi sviluppati in Unreal Engine, ma che qui risulta particolarmente penalizzante perché i comandi non rispondono con la prontezza necessaria e, nelle difficoltà più elevate, questo può rendere alcune boss fight ancora più difficili e snervanti. Non aiuta nemmeno il fatto che la telecamera non abbia ricevuto il trattamento che meritava. Uno dei difetti storici del gioco era proprio la gestione caotica dell’inquadratura, e qui si ripresenta senza particolari miglioramenti e, considerata la rapidità degli scontri e la quantità di nemici che possono attaccare da più direzioni, ci saremmo aspettati qualche accorgimento per migliorare la visibilità e la reattività della telecamera, ma purtroppo non è così.

Ninja Gaiden 2 Black è un’operazione revival che lascia sentimenti contrastanti. Da una parte, è ancora uno degli action più spettacolari e tecnici mai realizzati: il combat system rimane una goduria, la violenza è tornata ai fasti dell’originale e la sfida è di quelle che mettono alla prova i nervi e la capacità di adattamento del giocatore. Dall’altra, alcune scelte di design, la performance altalenante e l’input lag lasciano l’amaro in bocca.

Per chi ha nostalgia dell’era d’oro degli action game, è comunque un’esperienza imprescindibile. Ma se speravate nella versione definitiva del capolavoro di Team Ninja, forse dovrete attendere ancora un po’.


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