Vita, morte e miracoli di Johnny Cage: le origini del mito

Nonostante Scorpion e Sub-Zero siano personaggi decisamente più iconici di Johnny Cage, quest’ultimo rappresenta un tassello fondamentale nell’universo e nella storia di Mortal Kombat.

Innanzitutto detiene il primato come primo personaggio filmato dai creatori Ed Boon e John Tobias nel 1992 per le animazioni del primo Mortal Kombat. Innegabile il riferimento a Jean-Claude Van Damme (ma anche un po’ merito della controfigura), il costume di Johnny è stato infatti preso dall’attore in Bloodsport – Cage, divenendo poi di fatto il personaggio più “normale” e umano di tutta la saga.

Johnny Cage rappresentava la prospettiva del pubblico su come sarebbe stato introdurre questo folle torneo soprannaturale chiamato Mortal Kombat“, aveva dichiarato nel corso di un’intervista Ed Boon.

Dopo tutti questi anni e alle soglie del nuovo titolo/reboot Mortal Kombat 1, Johnny Cage non è cambiato di una virgola. È rimasto lo stronzo arrogante di sempre con il solito cuore d’oro che spunta fuori all’occorrenza.

In realtà, Johnny Cage non è nemmeno il suo vero nome. Nell’universo di Mortal Kombat, l’attore hollywoodiano è nato con il nome di John Carlton. Cage è solo il suo nome d’arte, ma quando Boon e Tobias concepirono il cast di personaggi di Mortal Kombat, era conosciuto come Michael Grimm.

La storia di Mortal Kombat ha un’origine molto complessa. Inizialmente Midway, la casa sviluppatrice del gioco, voleva creare un gioco arcade intorno alla figura, molto in voga all’epoca, di Jean Claude Van Damme con il nome Van Damme: The Arcade Game. Ma quando il noto attore e kickboxer rifiutò l’offerta di Midway, la casa videoludica trasse ispirazione dal grande successo di Capcom Street Fighter II e iniziò a sviluppare un proprio gioco.

Nell’universo creato da Tobias, Liu Kang era l’eroe del gioco, ispirato liberamente a Bruce Lee e all’attore Gordon Liu. Subito dopo vi era Michael Grimm, alias Johnny Cage, che era stato descritto dai suoi creatori come “una superstar delle arti marziali, allenata per tutta la vita da grandi maestri di tutto il mondo. È l’attuale campione d’incassi e protagonista di film come “Il pugno del drago”, “Il pugno del drago II” e il pluripremiato “Violenza improvvisa“”.

Boon e Tobias speravano che Van Damme interpretasse il personaggio di Jhonny Cage. “Vedevamo il personaggio di JCVD come l’Han Solo del Luke Skywalker di Liu Kang“, aveva dichiarato Tobias qualche tempo fa sull’allora Twitter. Anche dopo che Van Damme rifiutò il ruolo, “Ed e io abbiamo pensato che il personaggio come star di Hollywood avrebbe funzionato nel nostro gioco“, ha detto Tobias. “Abbiamo persino conservato il mio piccolo scarabocchio a matita che raffigurava il personaggio con l’abbigliamento di JCVD in Bloodsport”.

Johnny Cage fu il primo personaggio filmato per creare le animazioni e Daniel Pesina è stato chiamato a interpretarlo, con un abbigliamento simile a quello indossato da Van Damme in Bloodsport. Per creare lo stereotipo dell’attore hollywoodiano tronfio, Pesina indossava gli occhiali da sole alla fine di ogni round.

Le prime versioni di Johnny Cage non avevano uno stile di combattimento proprio“, ha dichiarato Boon a Polygon. “Non ci siamo mai seduti e chiesti: “Che tipo di stile di combattimento dovrebbe avere Johnny Cage?”. Avevamo una lista di pugni e calci […] attacchi semplici come il calcio alto, il calcio medio, il calcio basso e lo stesso sistema di pugni rapidi che tutti i personaggi condividono. Le sue mosse speciali e le Fatality, per la maggior parte, sono state create utilizzando le stesse animazioni di base degli attacchi. Per esempio, il suo calcio ombra era semplicemente il suo calcio medio con un effetto speciale applicato. Avevamo una quantità di memoria molto limitata per le animazioni del gioco“.

Il design iniziale del combattimento di Johnny Cage è stato realizzato in post-produzione. “Avevamo un elenco di mosse di base su cui abbiamo lavorato”, ha detto Tobias a Polygon. “Una di queste era ‘projectile‘. Abbiamo provato diversi movimenti sul set. In seguito, durante l’elaborazione dei fotogrammi, abbiamo scelto il movimento che abbiamo finito per usare, e io ho creato il green projectile. Ed ha creato lo shadow kick durante la programmazione e io ho creato le tavolozze colorate che abbiamo usato per i fotogrammi di Cage. Queste cose sono successe dopo la sessione di riprese. […] Non avevamo in mente nessuna di queste mosse quando abbiamo registrato in studio“.

Ma come i fan sanno, non sono solo le mosse ma anche l’atteggiamento a definire Johnny Cage. Anche questo è arrivato dopo, però. “All’epoca non avevamo la tecnologia necessaria per dare a Johnny Cage la quantità di stile che ha oggi, ha detto Boon. “Quindi, era una versione un po’ più addomesticata del Johnny Cage che i giocatori conoscono e amano oggi“.

Boon e Tobias avevano comunque in mente il concetto di Fatality mentre giravano Pesina nei panni di Cage, anche se in una forma molto diversa. In origine, solo il grande boss di Mortal Kombat, Shang Tsung, sarebbe stato dotato di una mossa finale fatale. Secondo Tobias, le prime versioni di Mortal Kombat prevedevano che Shang Tsung decapitasse il giocatore con la sua spada alla fine del suo scontro con il boss. “In previsione di ciò, abbiamo registrato gli attori che cadevano in ginocchio e si accasciavano a terra”, ha detto Tobias.

La versione originale della Fatality di Mortal Kombat si chiamava Death Blow. “Era simile a quella che è diventata la nostra Fatality, ma era piuttosto scarna“, ha detto Tobias. “Come una Fatality classificata PG-13. Niente sangue. Niente gore“.

I combattenti di Mortal Kombat vanno e vengono di gioco in gioco. L’ultimo capitolo pubblicato di recente, Mortal Kombat 1, riporta in scena una serie di lottatori dell'”era 3D” della serie che non facevano parte del roster giocabile da almeno dieci anni. Ma le assenze di Johnny Cage dal franchise sono state poche e molto lontane tra loro.

Mortal Kombat 3 rappresenta una significativa eccezione. Cage non apparve in quel gioco perché Midway lo uccise fuori dallo schermo. La sua morte è stata poi spiegata retroattivamente in una versione ampliata del gioco per console, Mortal Kombat Trilogy, che presentava un nuovo attore che interpretava Cage, Chris Alexander.


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