Esaurimento nervoso, depressione e insonnia | Il lato oscuro del mondo degli Esports

Nel mondo degli esports, lo spettacolo e il divertimento spesso mettono in ombra la realtà che i giocatori devono affrontare. Molti giocatori, soprattutto nel League of Legends European Championship (LEC), sono afflitti da problemi di stress nervoso, come riportato da Dot esports la scorsa settimana.
Depressione, esaurimento nervoso e insonnia sono solo alcuni dei problemi di salute mentale che i professionisti del LEC hanno rivelato di dover affrontare. Questi giovani giocatori, alcuni dei quali di appena 17 anni, sono spesso abbandonati a se stessi, senza alcun supporto da parte delle organizzazioni che rappresentano.
Kyle “Danny” Sakamaki, un giocatore diciannovenne appartenente alla squadra Evil Geniuses e che potete vedere nella foto in evidenza, si è allontanato dalla LCS a causa della pressione eccessiva che comporta l’essere un giocatore professionista. La sua storia non è un caso unico nel mondo del gaming competitivo, infatti molti giocatori hanno dovuto sopportare questo peso fin dall’adolescenza, spesso a scapito del loro benessere mentale.
La pressione di dover raggiungere i massimi livelli, unita alla mancanza di supporto da parte delle organizzazioni, ha portato a un aumento dei giocatori che si ritirano per problemi fisici o mentali. Dietro le quinte, questi giocatori hanno a che fare con depressione, esaurimento nervoso, insonnia, dipendenze e isolamento.
Dot esports ha parlato con 16 giocatori attuali ed ex giocatori della LEC delle loro esperienze. I giocatori, i cui nomi sono stati cambiati per proteggere la loro identità, hanno rivelato la difficile realtà della loro vita professionale.
La vita di un gamer professionista è costellata di alti e bassi. Le vittorie possono farti sentire il re del mondo ma, allo stesso modo, le sconfitte possono essere viste come un fallimento totale della propria vita. L’attuale format del LEC lascia poco spazio ai giocatori per concentrarsi su altro oltre al gioco, accentuando questi sentimenti.
Ulteriori ricerche dimostrano che i problemi di salute mentale negli esports non si limitano al LEC. Uno studio di Psychology Today ha messo in evidenza le notevoli difficoltà nel mondo degli esports, con i giocatori che spesso faticano a controllare le proprie emozioni. La pressione dell’organizzazione e la necessità di esibirsi sempre ad alto livello possono portare a significativi problemi di salute mentale.
I giocatori hanno anche rivelato che le organizzazioni che rappresentano spesso non riescono a fornire un supporto adeguato. Le organizzazioni hanno piena autorità sui giocatori, decidendo chi deve giocare, chi deve stare in panchina e chi deve essere cacciato dalla squadra. Spesso queste decisioni vengono prese senza consultare i giocatori, causando ulteriore stress e ansia.
La crisi della salute mentale negli esports è un problema diffuso che deve essere affrontato, poiché sempre più giocatori si stanno facendo avanti per denunciare i problemi di salute mentale di cui soffrono.