LEC, un positivo al Covid-19 nel team Rogue: la squadra giocherà da remoto

Rogue, famoso team della LEC, dovrà disputare le gare da remoto in questa settimana a causa di un “caso recente di COVID” all’interno della squadra.
L’annuncio è stato dato dalla stessa organizzazione di esports, che ha affermato che la decisione di giocare online invece che dal vivo è stata presa in collaborazione con Riot Games ed è la “modalità d’azione più sicura” per i giocatori della squadra e per coloro che sarebbero stati anche in studio.
Due to a recent case of COVID, we have determined together with Riot that the safest course of action is not to play in the studio this weekend. As an organization, we prioritize our players’ and everybody’s health in the studio first.
We’ll see you on the Rift #gorogue— Rogue (@Rogue) August 4, 2022
“A causa di un recente caso di COVID, insieme a Riot abbiamo stabilito che la linea d’azione più sicura non è quella di giocare in studio questo fine settimana – le parole di Rogue – Come organizzazione, diamo la priorità alla salute dei nostri giocatori e di tutti”.
Sebbene si tratti senza dubbio di un’alternativa che non piace troppo ai giocatori e ai fan, il gioco da remoto non è ovviamente una novità per la LEC. Basti pensare al team BDS, che ha giocato da remoto a luglio a causa della positività al Covid-19 del top laner Tobiasz “Agresivoo” Ciba. Il team SK ha fatto lo stesso un mese prima, quando Janik “JNX” Bartels è risultato positivo.
Il numero di casi di COVID a Berlino, sede della LEC, è comunque diminuito a meno di 3.000 nuovi casi al giorno nell’ultimo mese.