La Federazione svedese non accetta gli esports: Valve cerca altre location per The International 10

The International 10 potrebbe non svolgersi a Stoccolma. Tutta colpa del voto del governo svedese e della Federazione sportiva svedese che ha scelto di non accettare gli esports.
A nulla è servita la proposta di una riclassificazione di TI come “evento sportivo d’élite”, avanzata dal ministro degli Interni svedese. In seguito a questa decisione, Valve ha cominciato a cercare “possibili alternative in Europa” in grado di ospitare l’evento, che si terrà dal 5 al 15 agosto.
La Federazione sportiva svedese ha votato contro l’accettazione degli esports nella federazione stessa. Con il mancato riconoscimento del torneo TI, i giocatori e lo staff farebbero una fatica enorme per ottenere un visto che consenta di viaggiare fino in Svezia.
Valve ha presentato un appello diretto al governo svedese il 9 giugno, ma “non sono stati in grado di fornire assistenza”, stando a quanto riferito dalla società. E’ stata avanzata una richiesta di follow-up per riconsiderare il ricorso, ma al momento non ci sono sviluppi.
Per questo motivo, Valve è alla ricerca di altri luoghi all’interno dell’UE che possano ospitare in extremis il più grande torneo di Dota 2 degli ultimi due anni. Tuttavia, la società non ha ancora escluso del tutto la Svezia, poiché c’è ancora tempo per trovare una soluzione.
Nel frattempo, le qualificazioni TI continueranno a svolgersi nelle date originariamente previste, a partire dal 23 giugno, come ha confermato la stessa Valve.