Pallone d’oro VPG Italia 2021, i candidati: Costant, capitano degli Evolute Bordellona campioni d’Europa

Quarto episodio per le presentazioni dei Pro Players candidati al pallone d’oro di VPG Italia 2021 (legato alle competizioni su PS).
Ed è ancora un difensore ed è ancora un capitano il campione che abbiamo il piacere di presentarvi quest’oggi: parliamo di Costant, capitano degli Evolute Bordellona.
LEGGI ANCHE => Pallone d’oro VPG Italia 2021 per i migliori Pro Players su PS: l’annuncio ufficiale
Campione, non solo nel senso metaforico del termine ma anche di fatto: con i suoi è riuscito a conquistare la Champions League VPG, in quella che è stata una stagione trionfale per le compagini del Bel Paese.
In campionato, poi, Costant è stato protagonista di una importantissima cavalcata, con il titolo di campioni della Serie A sfuggito per un punto (ma – come sottolinea lui stesso – si tratta di un titolo già conquistato in passato).
Proprio di questo aspetto abbiamo parlato con il capitano del club vice campione d’Italia e campione d’Europa, per cercare di capire cos’è mancato per conquistare anche il titolo di campioni d’Italia (andato comunque ad una squadra fortissima come gli Hexon Falcons, capitanati dall’altro candidato al pallone d’oro Afrogaz).
LEGGI ANCHE => Serie A VPG su PS, Hexon Falcons campione al fotofinish. A nulla serve il 5-1 del Bordellona
Segnaliamo, ed è una nota di colore che ci fa piacere riportare, come Costant abbia protestato fortemente per la scelta di associare a lui la figura del difensore olandese della Juventus de Ligt.
Molto meglio l’abruzzese Moris Carrozzieri, una vita nei campi di provincia da Andria alla sua Giulianova passando per Genova (Sampdoria), Bergamo (Atalanta) e Palermo.
Che però, a differenza di Costant, una Champions League non l’ha mai conquistata.
Candidati pallone d’oro VPG 2021 su PS, le parole di Costant
D: Un clamoroso testa a testa in Serie A e il trionfo in Champions League: come descriveresti la stagione appena conclusa?
R: Una stagione incredibile, una lotta punto a punto in Serie A che però ci ha visti uscire sconfitti, eravamo molto delusi. In quel momento la fortuna era dalla nostra parte, visti i sorteggi, per l’appunto, fortunati in CL che in un momento in cui il morale era a terra hanno favorito questo cammino europeo del tutto inaspettato e allo stesso tempo incredibile. Il gruppo nel momento decisivo era consapevole delle proprie possibilità ed ha dato tutto pensando al bene della squadra. Un’emozione unica che supera pure quella della vittoria di un campionato e parlo per esperienza (visto che fortunatamente l’ho già vinto 😜).
D: Cos’è mancato per farcela anche in Serie A ( al netto magri, della fortuna )?
R: Sicuramente in Serie A è mancata un po’ di furbizia nei momenti in cui la pressione era al massimo (che poi abbiamo messo in CL). Eravamo molto dispiaciuti soprattutto perché dopo una rincorsa di 30 partite eravamo arrivati ad avere il destino nelle nostre mani. Ma tutto questo fa parte di un progetto di crescita, perché nonostante tutte le estati dobbiamo rifondare la squadra il nostro obbiettivo e sempre quello di vincere il campionato, anche se i mezzi che abbiamo a disposizione non lo permettono. Siamo un team che pretende e chiede tanto, anche troppo, ai suoi giocatori; e come risultato loro esplodono o si rigenerano da noi come prestazioni. Alziamo una golosa Champions League con un trio d’attacco titolare che fino al giorno prima della trasferimento da noi lottava per la salvezza.
D: Quali sono gli obiettivi per il futuro, tuoi e di squadra.
R: L’obiettivo di squadra sicuramente è cercare di vincere un altro scudetto (dopo il 1°nel 2019) e poi provare a confermarsi in Champions anche se sarà molto difficile perché è un competizione molto tosta. Il mio obiettivo, da capitano, è quello di mantenere sempre un gruppo unito e di confermare la squadra ad alti livelli in Italia e in europa.
D: Venendo al pallone d’oro, come chiesto a gli altri candidati, quali sono i meriti per i quali ritieni di poter vincere il pallone d’oro?
R: Per il pallone d’oro fa già tanto piacere essere inserito tra i candidati e mi è difficile anche autovalutarmi. Per un difensore risaltare è molto più difficile, rispetto agli attaccanti. Non penso di meritarlo però sarebbe un premio a ciò che ho fatto ma non in campo, ma più per quello che ho dato fuori dal campo.
D: Chi ritieni possa meritare il premio tra gli altri 7?
R: Juden si riconferma ancora il miglior giocatore italiano di Pro Club, per me.