League of Legends: il magico fattore dei campioni “scarsi” che diventano famosi

Come tutti sappiamo, League of Legends gode di innumerevoli campioni. Mentre molti riescono a rimanere sui propri piedistalli, altri si disperdono nelle memorie dei giocatori anche se comunque ricevono potenziamenti per le loro abilità e anche rielaborazioni.
Nel corso delle partite di vari tornei Esport, si sono messi in mostra molte scelte di campioni che non sempre sono migliori nei varie combinazioni, di conseguenza non vengono scelti e quindi il loro tasso di gioco decade nei mesi. Ciò potrebbe significare che sono campioni inadeguati o poco rilevanti? Ovviamente no, e non stiamo qui a specificare il perché dato che comunque hanno la loro posizione in ogni meta.
Come ben sappiamo ogni campione ha le sue debolezze e punti di forza ed i bravi giocatori riconoscono i limiti del campione che giocano comprendendone lo stile di gioco. Tuttavia, i campioni meno giocati hanno anche punti di forza definiti, che potrebbero essere letali se usati con le corrette combinazioni di squadra.
La stagione 11
L’ultima stagione è stata quella decisiva, forse, per League of Legends, rielaborando gli oggetti, inserendone dei nuovi, il tutto per riequilibrare la meta del gioco. Ora ogni oggetto si rivolge ad un campione specifico a seconda del campione nemico che si ha nell’altra squadra.
Prendendo un campione a caso, Udyr che non ha visto molti aumenti nel corso delle ultime stagioni, ha adesso come scelta prioritaria il Turbo Chemtank. Questo è servito molto in quanto molti giocatori non sapevano come utilizzare correttamente i punti di forza di Udyr. Predominando quindi la giungla, adesso Udyr si è ritrovato ad essere scelto molte più volte di prima nelle partite classificate.
In sintesi, il nuovo negozio e la sua rielaborazione ha aiutato molto campioni “incompresi”.
Meta di gioco in continuo cambiamento
Il meta di League of Legends è imprevedibile. Sebbene sia possibile dedurre quali campioni funzionano meglio con gli oggetti e la posizione attuali del meta, cambia così velocemente che i giocatori devono adattarsi usando campioni e oggetti diversi.
La meta determina anche quali ruoli saranno più versatili rispetto altri, per esempio la giungla è stato un ruolo dominante nell’attuale meta, pertanto, il suo pool di campioni sarebbe in qualche modo limitato poiché i giocatori userebbero spesso le meta scelte.
Negli Esport per esempio, molti giocatori preferiscono nascondere i propri campioni prima della vera e propria scelta. Infatti molte volte durante i tornei si sono verificate anche scelte al di fuori del meta cogliendo di sorpresa la squadra avversaria.
Molto spesso queste sorprese accadono soprattutto nella LEC, scegliendo campioni inaspettati ma che si adattano perfettamente alla squadra. Uno di questi casi famosi si è verificato nel 2018, le semifinali della EU LCS Summer Split, dove Rasmus ” Caps ” Winther ha preso la scelta di metà corsia di Vayne nella partita e ha cambiato le dinamiche di fine partita dei combattimenti a squadre, assicurando la serie per Fantic contro Misfits.
Qualunque sia la ragione, queste scelte sono divertenti da guardare per gli spettatori e gli analisti poiché riducono la natura banale del gioco e tengono tutti con il fiato sospeso per il resto delle partite rimanenti. È anche uno dei motivi principali per cui gli Esport sono molto eccitanti da guardare nel mondo contemporaneo.
Ricordate sempre che nessun campione è inutile o “scarso”, basta saperlo usare con saggezza.