GDPR: quante multe anche negli esports nel 2020

Il tema della privacy è uno dei più spinosi per tutti gli utenti del web. Da quanto è in vigore il GDPR, sigla che significa Regolamento Generale sulla Protezione dei dati a partire dal 25 maggio 2018 i proprietari delle squadre di esports hanno dovuto adattarsi e iniziare a pagare gli oneri.
Come ben potete immaginare il vero problema per gli esports è che ci sono una miriade di ragazzi minorenni che si cimentano in questa attività e quindi tutte le organizzazioni o i creatori di tornei si trovano sommersi da un gran quantitativo di dati.
Coloro che raccolgo i dati devono farlo con precisione e devono enunciare all’utente in maniera chiara il trattamento che ne verrà fatto per far sì che l’utente possa scegliere consapevolmente.
Ma che conseguenze ha chi non rispetta il GDPR? La risposta è semplice, riceve una sanzione. Nel 2020 il numero totale di sanzioni è di 341 nello spazio europeo, numero che abbiamo estratto dal “Rapporto statistico 2020, sanzioni privacy in Europa” redatto da Federprivacy.
In termini pecuniari le 341 sanzioni si traducono in 307.923.725 € di multa, di cui il 48 per cento emesse in dicembre.
La nazione più severa è la Francia con 8 sanzioni. L’Italia ha guadagnato 58.176.601 € con 35 sanzioni.