Fnatic attacca G2 Esports: “Su Perkz non hanno voluto trattare, non abbiamo ricevuto risposte”

Fnatic ha rivelato ieri di aver comunicato a G2 l’intenzione di acquisire Perkz, senza ricevere alcuna risposta dal suo rivale europeo.
Una notizia che arriva dopo alcune voci secondo cui G2 si sarebbe rifiutata di sedersi al tavolo con Fnatic. In un tweet lo streamer di Fnatic, Veteran, ha affermato che la decisione di Perkz di lasciare l’Europa per unirsi a Cloud9 nella LCS “non era una sua scelta”, accennando al fatto che la direzione di G2 aveva scelto di non aprire alcun canale di comunicazione per una potenziale destinazione europea, magari proprio con Fnatic. Il capo della ricerca e sviluppo di G2, Jamie Henneberg Bach, ha replicato all’accusa, parlando apertamente di “disinformazione”. Tuttavia, dalle parti di Fnatic continuano a sostenere che invece sia andata proprio così.
Nella clip che sta girando sul web, l’allenatore Dardo ha detto che il team Fnatic “si è avvicinato a G2 per chiedere il permesso di parlare con Perkz”, ma la direzione dell’organizzazione “non ha mai avuto una risposta da loro”. Ha anche detto che se G2 avesse risposto alla richiesta di Fnatic, l’organizzazione sarebbe stata pronta a impegnarsi completamente per l’acquisizione del mid laner. Ma Dardo ha anche detto che “se le voci sui costi dell’operazione sono vere, probabilmente non saremmo stati in grado di raggiungere quelle cifre”.
I termini finanziari del contratto di Perkz con C9 non sono stati resi pubblici né da G2 né dalla nuova squadra del giocatore. Ma se davvero Fnatic non era in grado di permettersi l’investimento, allora è lecito ritenere che fosse un prezzo abbastanza alto. C9 probabilmente ha dato a Perkz uno stipendio molto elevato, oltre alla quota versata a G2 per acquistare il mid laner. Questo buyout è stato fissato a “poco meno di 5 milioni di dollari”, secondo quanto riportato dal giornalista di esports Jacob Wolf: si tratta di una delle commissioni di buyout più alte nella storia degli esports.