Valve ha utilizzato Overwatch per “addestrare” VACnet a combattere i cheater su CS:GO

Uno sviluppatore del celebre gioco esports Counter-Strike: Global Offensive ha spiegato in che modo i sistemi Overwatch, Trust Factor e VAC di CS:GO riescano a lavorare insieme.
Nel 2018, lo sviluppatore di CS:GO John McDonald è salito sul palco della Game Developers Conference per una presentazione intitolata “Using Deep Learning to Combat Cheating in CSGO”. La presentazione è stata caratterizzata proprio da una spiegazione approfondita dei sistemi che sono alla base della “lotta” di Valve contro i “cheaters” in CS:GO, fornendo una visione dettagliata di come Valve affronta l’argomento.
Dopo aver spiegato i tipi di cheat disponibili in CS:GO, McDonald si è lanciato in una spiegazione di Trust Factor. Secondo lo sviluppatore, Valve ha rilasciato Trust Factor sei mesi prima di dirlo ai giocatori, chiarendo che lo scopo di questo strumento non è quello di bannare, bensì di raggruppare quei giocatori che Valve ha ritenuto più propensi a barare insieme, riducendo così l’impatto che i potenziali “cheaters” hanno sui giocatori “puliti”.
Il momento clou della presentazione è arrivato quando McDonald ha spiegato l’uso del “deep learning” da parte di Valve per combattere gli imbrogli in CS:GO. L’idea di Valve era di utilizzare il deep learning per identificare gli imbrogli in CS:GO, ma prima gli sviluppatori del gioco dovevano trovare un modo per addestrare le macchine a riconoscere gli stessi schemi che gli umani fanno quando esaminano i casi segnalati con Overwatch.
L’idea di McDonald era pertanto quella di utilizzare i verdetti di Overwatch come un “pool di dati” per addestrare quello che è poi diventato noto come VACnet, l’anti-cheat di deep learning di Valve. Sempre secondo lo sviluppatore, l’idea dei “developers” di CS:GO era quella di dare a VACnet una demo di un giocatore dall’inizio alla fine e addestrarlo a riconoscere i cheat potenzialmente più difficili da rilevare, come i wallhack. Una modalità che unitamente al blocco di CS:GO in modalità Trusted potrebbe portare a un gioco complessivamente più “pulito”.