Infortuni, obesità, stress. Il mondo degli esports deve fare i conti con i problemi di salute degli atleti

La crescente preoccupazione per gli standard sanitari negli esports ha spinto una nuova federazione a impegnarsi per cercare di risolvere il problema, dato che sempre più giocatori presentano infortuni come lesioni al polso, ma anche patologie come obesità, stress e diabete.
Il ritiro del grande giocatore cinese Jian Zihao, meglio conosciuto come “Uzi”, ha fatto scattare l’allarme nel settore, che negli ultimi tempi appare davvero in forte espansione: basti pensare che i ricavi dovrebbero raggiungere 1,1 miliardi di dollari quest’anno, secondo la società di analisi Newzoo.
Il 23enne, considerato una vera e propria “icona” del gioco League of Legends, si è allontanato dalla competizione lo scorso mese di giugno, affermando che “stress cronico, obesità, dieta irregolare, stare alzato fino a tardi e altri motivi” gli avevano scatenato il diabete di tipo 2, oltre ad un infortunio alla mano.
Il caso di Uzi è tutt’altro che isolato in un settore in cui i giocatori professionisti possono eseguire fino a 500 mosse al minuto e allenarsi per ore al giorno, secondo l’American Osteopathic Association.
Un report pubblicato dall’associazione lo scorso anno affermava che la “natura sedentaria” degli esports aumentava nettamente la probabilità di “infortuni muscoloscheletrici del collo, della schiena e degli arti superiori” per gli atleti, evidenziando anche preoccupazioni sulla dipendenza da gioco e sui disturbi del comportamento sociale.
Chris Chan, presidente della Global Esports Federation, un nuovo ente sostenuto dal colosso del gioco cinese Tencent, ha affermato che c’è bisogno di concentrare maggiormente l’attenzione su elementi come salute e benessere negli esports. Chan ha affermato che la federazione con sede a Singapore, lanciata lo scorso dicembre con particolare attenzione sulla “salute olistica”, ha già istituito una commissione “educazione, cultura e benessere”.
GEF punta quindi a diventare “una piattaforma per l’ecosistema per dare credibilità agli esports”, spiega Chan. Remer Rietkerk, Head of Esports di Newzoo, ha affermato che la Global Esports Federation deve affrontare sfide “significative” per essere considerata la principale federazione degli esports, anche se il supporto di un importante editore di giochi come Tencent potrà certamente aiutare.