I giocatori esports hanno bisogno della stessa resistenza mentale degli atleti: lo rivela uno studio

I grandi giocatori di esports hanno lo stesso livello di resistenza mentale degli atleti professionisti dei vari sport.
E’ quanto emerge in uno studio della Queensland University of Technology (QUT), che ha scoperto come i professionisti esports ad alte prestazioni affrontino lo stress nello stesso modo degli atleti di discipline come calcio, basket, football e via dicendo. Inoltre, i giocatori più forti hanno anche livelli più elevati di resistenza mentale.
D’altronde, le misure di “lockdown” imposte dai vari Governi per fronteggiare l’emergenza coronavirus hanno provocato l’interruzione degli sport “classici” e una notevole crescita di interesse verso gli esports, che hanno rappresentato un’eccellente compagnia per tutte le persone costrette a stare in casa.
Aziende come Esports Mogul (ASX: ESH) ed Emerge Gaming (ASX: EM1), società di esports di ASX che gestiscono piattaforme per tornei, hanno dichiarato nei loro report che nel mese di marzo cominciavano ad intravedersi segnali molto positivi per i loro servizi.
Tuttavia, questo enorme aumento di popolarità degli esports deve far riflettere sulla necessità di sostenere i giocatori anche da un punto di vista psicologico, come già avviene negli altri sport. I ricercatori della Queensland University of Technology affermano infatti che gli psicologi dello sport dovrebbero entrare a far parte anche del mondo esports.
“Tutto ciò che vediamo di buono nella psicologia dello sport con gli sport tradizionali probabilmente funzionerà anche con gli atleti esports”, ha detto Dylan Poulus del dipartimento universitario esports della QUT.
“Per diventare un giocatore milionario di esports devi affrontare lo stress come se ti stessi preparando per andare alle Olimpiadi – ha aggiunto – È uno degli sport in più rapida crescita nel mondo e con la pandemia di coronavirus l’interesse è aumentato a dismisura”.