La risposta di Riot Games alla tossicità dei player su VALORANT

Ormai è passato un mese dal rilascio della closed beta di VALORANT e Riot ha già iniziato a lavorare a miglioramenti del gioco e alla risoluzione di diverse problematiche. Una di quelle più importanti nel mirino della casa di produzione è la tossicità dei player che fanno parte della community.
Riot è ben consapevole della propria community e non ne giustifica la presenza come in tutti i giochi della scena competitiva al mondo. Sembra anche che le donne siano le più soggette agli insulti e tossicità rispetto agli uomini. Di seguito la testimonianza della streamer ”Proxyfox” che su Twitter ci mostra cosa ha subito durante un game su VALORANT.
met a guy in competitive valorant yesterday who heard that i was a girl and kept insulting me in chat and played loud music in voice chat. after i muted him he tried to ruin the game for me in other ways 🙂
sorry for flaming him, i just honestly wanted to play the game pic.twitter.com/sW3GrqXxC2
— Proxyfox (@ProxyfoxLoL) May 7, 2020
I fan pensano che la Riot dovrebbe attuare il modello Valve, ossia quello di moderare in game i giocatori dando la possibilità ai vari di team di poter bannare un giocatore scorretto. Questo però non permette il controllo della chat vocale perchè farebbe sorgere problemi di violazione della privacy.
Oggi, comunque, Riot Games ha rilasciato diverse dichiarazioni sul futuro di VALORANT, affermando che combattere la tossicità dei giocatori è uno dei punti fondamentali della propria politica, sopratutto durante la fase di rilascio della beta dove le cose possono essere meglio sistemate. I fan non aspettano altro che vedere cosa la Riot ha in serbo per risolvere il problema.